Truffa aggravata ai danni dello Stato per l'impiegato amministrativo in servizio al tribunale di Trapani che si metteva in malattia per lavorare come dentista abusivo in uno studio medico, non avendo alcun titolo di studio per l'attività odontoiatrica. È la conclusione della Corte di cassazione penale, con la sentenza n. 17423 depositata il 23 aprile 2019. Il cancelliere - dice testualmente la Suprema Corte - «induceva in errore l'amministrazione statale con artifici consistiti nel far apparire, con certificati medici, uno stato di salute che non gli consentiva di recarsi al lavoro presso l'ufficio del dirigente amministrativo del Tribunale di Trapani, mentre invece espletava abusivamente l'attività di medico dentista presso uno studio odontoiatrico». La condanna è stata pari a dieci mesi di reclusione e 300 euro di multa ed è stata sospesa: le attenuanti generiche, nonostante si tratti di persona incensurata, gli sono state negate per la particolare intensità del dolo e l'assenza di pentimento.