Cambia il sistema di registrazione dei dati dei corrispettivi giornalieri delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi. Sparisce il cartaceo e, con il nuovo metodo, gli scontrini elettronici vengono inviati in tempo reale ai server dell’Agenzia delle Entrate. Per questo i commercianti dovranno adeguarsi aggiornando la loro dotazione elettronica. A tal fine sono state previste delle agevolazioni, sotto forma di credito di imposta per l’adeguamento o acquisto di registratori di cassa di nuova generazione. Da quando decorre l’obbligo? È stata prevista una entrata in vigore graduale: - dal 1° luglio 2019 l’obbligo riguarda solo i soggetti con volume d’affari superiore a 400.000 euro; - dal 1° gennaio 2020 l’obbligo viene esteso a tutti gli altri soggetti. Chi è obbligato? L’obbligo vale per tutti i commercianti al minuto e soggetti a questi equiparati. Ai fini del calcolo del volume d’affari è necessario tener conto di quello complessivo del soggetto passivo d’imposta e non di quello relativo a una o più tra le varie attività svolte dallo stesso. Per l’avvio dell’obbligo da luglio 2019, si deve far riferimento al volume d’affari del 2018. Chi non è obbligato? Alcune operazioni potranno ancora essere gestite con l’emissione del documento cartaceo. Gli esoneri sono temporanei, a regime tutte le operazioni dovranno essere documentate con lo scontrino elettronico. Sanzioni La mancata o irregolare emissione dello scontrino elettronico comporta l’applicazione di sanzioni. Per venire incontro alle difficoltà degli operatori di munirsi per tempo degli strumenti adeguati, il decreto Crescita ha previsto una sospensione delle sanzioni per un periodo di 6 mesi a decorrere dall’entrata in vigore dell’obbligo.