L’INPS, con il messaggio n. 3977 del 10 novembre 2023, fornisce le istruzioni per il riconoscimento dell’indennità una tantum a favore dei lavoratori a tempo parziale ciclico, anche per l’anno 2023, in favore dei lavoratori part.time. Indennità una tantum anno 2022 Spetta infatti una indennità una tantum di importo pari a 550 euro ai lavoratori dipendenti di aziende private titolari di un contratto di lavoro a tempo parziale ciclico verticale in possesso di specifici requisiti legislativamente previsti. Deve trattarsi di lavoratori dipendenti di aziende private titolari di un rapporto di lavoro a tempo parziale che preveda periodi non interamente lavorati di almeno un mese in via continuativa, e complessivamente non inferiori a sette settimane e non superiori a venti settimane, dovuti a sospensione ciclica della prestazione lavorativa. Il legislatore si riferisce a tutti i rapporti di lavoro part-time, a prescindere dalla qualificazione formale degli stessi come verticali, misti o orizzontali, purché caratterizzati da una sospensione ciclica dell’attività lavorativa di almeno un mese in via continuativa e complessivamente non inferiore a sette settimane e non superiore a venti settimane. I requisiti di accesso all’indennità una tantum sono che il lavoratore: - non sia titolare di altro rapporto di lavoro dipendente diverso da quello a tempo parziale ciclico - non sia percettore di NASpI - non sia titolare di un trattamento pensionistico diretto. I lavoratori interessati, al fine di ricevere l’indennità una tantum per l’anno 2022, possono presentare domanda all’INPS esclusivamente in via telematica, utilizzando i consueti canali messi a disposizione per i cittadini e per gli Istituti di patronato sul sito web dell’Istituto. Indennità una tantum anno 2023 Si prevede altresì il riconoscimento di una indennità una tantum di importo pari a 550 euro, per l’anno 2023, a favore dei lavoratori dipendenti di aziende private titolari di un contratto di lavoro a tempo parziale ciclico nell'anno 2022. La misura spetta ai lavoratori dipendenti di aziende private che siano stati titolari, nell'anno 2022, di un contratto di lavoro a tempo parziale, caratterizzato da periodi non interamente lavorati di almeno un mese in via continuativa, e complessivamente non inferiori a sette settimane e non superiori a venti settimane, dovuti a sospensione ciclica della prestazione lavorativa. Deve trattarsi quindi di un lavoratore che, nell’alternanza dei periodi di lavoro e non lavoro riferiti al citato contratto dell’anno 2022, possa fare valere un periodo continuativo di non lavoro di almeno un mese e nel complesso un periodo di non lavoro non inferiore a sette settimane e non superiore a venti settimane. L’indennità una tantum per l’anno 2023 può essere riconosciuta una sola volta a ciascun avente diritto ed è erogata dall’INPS a domanda e per il periodo di fruizione della stessa non è riconosciuto l’accredito di alcuna contribuzione figurativa. Presentazione della domanda Le domande per l’accesso alle indennità sopra illustrate saranno disponibili a partire dal 13 novembre e fino al 15 dicembre 2023, accedendo alla sezione “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche” raggiungibile a partire dalla home page del portale INPS, seguendo il percorso “Sostegni, Sussidi e Indennità” - “Esplora Sostegni, Sussidi e Indennità” - selezionare la voce “Vedi tutti” nella sezione Strumenti - “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche”. In base alla domanda che si intende presentare occorre flaggare la prestazione: - “Lavoratori a tempo parziale ciclico: indennità una tantum 2022”; - “Lavoratori a tempo parziale ciclico: indennità una tantum 2023”. Dovranno presentare entrambe le domande (per l’anno 2022 e per l’anno 2023) coloro che, in precedenza, non ne avevano presentato alcuna. Dovranno, invece, presentare solo la domanda riferita all’anno 2023 coloro che l’avevano già presentata per l’anno 2022 a prescindere dall’esito della stessa. Infatti, per coloro che hanno presentato domanda per il 2022, e questa sia stata respinta, è stata prevista la possibilità di proporre riesame e non è, dunque, consentito inoltrare una nuova domanda. Una volta presentata la domanda, sarà possibile visionare e scaricare le ricevute e i documenti prodotti dal sistema, monitorare lo stato di lavorazione della domanda stessa e aggiornare le informazioni relative alle modalità di pagamento ove necessario.