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Isee 2020, da gennaio controlli sui conti correnti per chi fa domanda all’Inps

Scattano controlli approfonditi sui conti di chi richiede l'Isee. La novità è contenuta in una circolare interna dell'Inps relativa alla compilazione della Dsu

Chi chiede l’Isee (l’indicatore della situazione economica) da gennaio 2020 per ottenere prestazioni sociali potrà usare la dichiarazione sostitutiva precompilata (Dsu), ma potrà subire controlli non solo sul numero dei conti correnti ma anche sul saldo degli stessi. Lo si legge in un messaggio dell’Inps pubblicato sul sito, secondo il quale «sui dati autodichiarati relativi al patrimonio mobiliare viene effettuato un controllo automatico, sulla base dei dati contenuti nell’Archivio dei rapporti gestito dall’Agenzia delle entrate, volto a riscontrare se vi sia corrispondenza tra quanto indicato nella Dsu e quanto risulta nell’Archivio stesso».

Leggi anche: Dichiarazione ISEE precompilata: istruzioni operative

I controlli
Questo controllo che finora riguardava solo la numerosità dei rapporti finanziari e non anche i saldi e le giacenze dal primo gennaio riguarderà ora anche i saldi. «Si comunica che, a decorrere dal primo gennaio 2020 – si legge – il controllo del patrimonio mobiliare sia per la Dsu non precompilata che per quella precompilata (in caso di modifiche dei dati del patrimonio mobiliare precompilati) riguarderà le informazioni relative al saldo e alla giacenza dei rapporti posseduti».

Nuova documentazione
Oggi la Dichiarazione Sostitutiva Unica è infatti corredata di dati precompilati in base al decreto ministeriale che l’ha avviata da agosto.

In caso di difformità tra i dati dell’Amministrazione finanziaria e quelli forniti dal cittadino quest’ultimo potrà richiedere ugualmente la prestazione ma fornendo all’Amministrazione una nuova documentazione bancaria per comprovare la propria posizione. Il richiedente ha quindi tre possibilità: inoltrare lo stesso l’Isee fornendo però eventualmente la documentazione che dimostra la propria correttezza; presentare una nuova Dsu rettificata; chiedere al Caf la rettifica, nel caso quest’ultimo abbia commesso un errore materiale.

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