Nelle riunioni del 4 e dell’11 aprile 2019, il Tavolo tecnico per la verifica degli adempimenti e il Comitato permanente per la verifica dei livelli essenziali di assistenza, che hanno il compito di monitorare l’attuazione dei piani di rientro dai deficit sanitari delle Regioni, hanno constatato che nell’esercizio 2018 la Regione Calabria e la Regione Molise non hanno raggiunto gli obiettivi previsti nei rispettivi piani. Pertanto, per l’anno d’imposta 2019, in queste Regioni si sono realizzate le condizioni per l’applicazione automatica delle maggiorazioni dell’aliquota dell’imposta regionale sulle attività produttive - IRAP, nella misura di 0,15 punti percentuali, e dell’addizionale regionale all’IRPEF, nella misura di 0,30 punti percentuali, prevista dall’articolo 2, comma 86, della legge n. 191/2009. Ne ha dato comunicazione il Dipartimento delle Finanze del MEF. Con comunicato stampa del 21 giugno, l’Agenzia delle Entrate ha comunicato le modalità di calcolo dell’acconto IRAP da effettuarsi nel 2019 tenendo conto della maggiorazione di aliquota di 0,15 punti percentuali, nonché le modalità applicative dell’incremento di 0,30 punti percentuali dell’aliquota dell’addizionale regionale IRPEF per l’anno d’imposta 2019. Come funziona la maggiorazione IRAP La maggiorazione avrà effetto sull’acconto dell’IRAP per il 2019 che dovrà essere determinato: - con il metodo storico, assumendo quale imposta del periodo precedente quella determinata applicando l’aliquota del 2018 maggiorata di 0,15 punti percentuali; - con il metodo previsionale, assumendo come imposta di riferimento quella determinata applicando al valore della produzione previsto l’aliquota d’imposta maggiorata di 0,15 punti percentuali. Maggiorazione delle aliquote dell’addizionale regionale IRPEF L’incremento dell’addizionale regionale IRPEF, per l’anno d’imposta 2019, previsto per le Regioni Calabria e Molise produce effetti nell’anno 2020. Tuttavia, in relazione ai lavoratori dipendenti che cessano il rapporto di lavoro in corso d’anno, i datori di lavoro trattengono, in sede di conguaglio, l’importo dell’addizionale regionale 2019 applicando l’aliquota maggiorata, e quello delle rate residue dell’addizionale regionale 2018, alle quali si applica la previgente aliquota. In particolare, in caso di cessazione del rapporto di lavoro avvenuta nel corso del 2019, i sostituti d’imposta dovranno applicare l’aliquota maggiorata pari a 2,03 punti percentuali per il versamento dell’addizionale regionale con riferimento alla Regione Calabria mentre, per la Regione Molise, la maggiorazione delle aliquote è prevista sulla base degli scaglioni di reddito come di seguito indicata: - fino a 15.000 euro: 2,03%: - da 15.001 a 28.000 euro: 2,23%; - da 28.001 a 55.000 euro: 2,43%; - da 55.001 a 75.000 euro: 2,53%; - oltre 75.000 euro: 2,63%.