Manovra, concluso vertice: “Cedolare secca sugli affitti resta al 10%”. Renzi: “Evitata Salvini tax”

Zingaretti rilancia l'azione dell'esecutivo giallo-rosso: "Basta liti, serve cambio di passo". Di Maio: "Salvini ci ha lasciato con il cerino in mano". Dl Imprese: governo pone la fiducia anche alla Camera

Manovra, concluso vertice: "Cedolare secca sugli affitti resta al 10%". Renzi: "Evitata Salvini tax"Si è concluso il vertice di maggioranza convocato a Palazzo Chigi. “La buona notizia – commenta il vice ministro dell’Economia Antonio Misiani – è che abbiamo trovato le risorse per lasciare al 10 per cento la cedolare sugli affitti a canone concordato, abbiamo recuperato risorse per alleggerire il carico fiscale”.
“Le risorse – spiega – le abbiamo recuperate con un lavoro attento di revisione. Credo che sia un’ottima notizia per tante famiglie italiane. Il lavoro che stiamo facendo va nella giusta direzione”.

Per garantire la tenuta dei conti il governo “congela” un miliardo di spese nel 2020. È quanto emerge dalla bozza di legge di Bilancio. In sede di assestamento, quando si sarà verificato che i saldi saranno rispettati, le spese congelate potranno essere sbloccate, del tutto o in parte, con delibera del Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’Economia. “Sono soddisfatto, non c’è un nodo Iva, è stato risolto tutto”, è il commento di Roberto Gualtieri.

La bozza della legge di bilancio 2020 è composta di 93 articoli. Nel documento c’è la cancellazione dell’aumento dell’Iva di 23 miliardi nel prossimo anno.

“Il vero obiettivo – è il commento del leader di Italia viva, Matteo Renzi – è arrivare a fine legislatura nel 2023” con un costo degli interessi del debito a 50 miliardi di dollari. Il costo “va ridotto”, aggiunge Renzi. Poi, a proposito della cedolare secca, attacca il leader leghista: “abbiamo evitato la Salvini tax”.

“Dal confronto sulla manovra notizie positive per il cambiamento di cui il Paese ha bisogno – twitta il segretario del Nicola Zingaretti – dalla parte delle persone, delle famiglie e delle imprese che chiedono più giustizia sociale perché solo cosi l’italia cresce”.

“La questione sociale è al centro del nostro progetto di governo”. Lo scrive su Twitter il segretario nazionale di Articolo Uno e Ministro, Roberto Speranza.

Dalla tassa sulla fortuna al pacchetto Enti Locali
Per le coperture della manovra, rispunta l’aumento della “tassa sulla fortuna”. Secondo fonti del governo, per finanziare la stabilizzazione al 10% della cedolare secca sugli affitti sociali l’Esecutivo starebbe pensando di ripescare il rialzo dal 12% al 15% del prelievo sulle vincite oltre i 500 euro (che saliva al 25% sopra il milione), comparso nelle prime bozze del decreto fiscale, poi sostituito dall’intervento sul Preu. La vecchia norma valeva circa 96 milioni a regime, circa la metà il primo anno.

“Siamo a lavoro per individuare i 100 milioni necessari per confermare il regime agevolato per le partite Iva fino a 65.000 euro, eliminando tutti i vincoli. La maggioranza ha condiviso questa sollecitazione del Movimento 5 Stelle” ha sottolineato il viceministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli. “Non ci sarà alcun aumento di tasse sulle sigarette elettroniche. Ci sarà il pacchetto di norme relativo agli Enti Locali, su cui ho lavorato in questi mesi. Ci saranno le misure relative alla riscossione, quelle relative all’accorpamento di Imu-Tasi nella local tax, ed i 110 milioni di ristoro per l’Imu”, ha aggiunto.

Ecco alcuni flash sul vertice, secondo fonti di Palazzo Chigi: “La riunione a Palazzo Chigi per concordare gli ultimi dettagli riguardanti il disegno di legge di bilancio 2020 è stata caratterizzata da “piena intesa politica”. “Restano in manovra la tassa sulla plastica e la sugar tax, e plastic tax”. “Sono stati destinati 140 milioni in più, per tre anni, al progetto industria 4.0”. “Per il Fondo famiglie, la manovra prevede uno stanziamento di 600mln”. “È stato confermato il taglio di 3 miliardi del cuneo fiscale per i lavoratori”.

Il bonus bebè vale anche per i nuovi nati del 2020 ma la sua struttura diventa universale, con tre scaglioni: 160 euro al mese per il primo anno di vita (o di adozione) fino a 7mila euro di Isee, 120 euro al mese fino a 40mila euro di Isee e 80 euro al mese per chi supera questa soglia. Lo prevede la bozza della manovra che stanzia, per il 2020, 348 milioni, che salgono a 410 nel 2021. Le risorse dal ’21 arriveranno da un nuovo fondo unico, che parte con dotazione di 1,044 miliardi. Il congedo per i papà sale a 7 giorni.

Nel 2020 arriva il bonus facciate con detrazione al 90%. “Per le spese documentate, sostenute nell’anno 2020, relative agli interventi edilizi, ivi inclusi quelli di manutenzione ordinaria, finalizzati al recupero o restauro della facciata degli edifici la detrazione dall’imposta lorda” sarà al 90%. Prorogati per il 2020 il bonus per i lavori di ristrutturazione ed efficientamento energetico e il bonus mobili.

In arrivo una nuova proroga della convenzione per Radio Radicale: stanziati 8 milioni di euro per ciascuno degli anni del triennio 2020-2022. “Il ministero dello Sviluppo economico è autorizzato a prorogare, per gli anni 2020-2022 il regime convenzionale con il centro di produzione Spa” e, si legge nel testo, “a tal fine, è autorizzata la spesa di 8 milioni di euro per ciascuno degli anni del triennio 2020-2022”.

Un bonus per le scuole che faranno abbonamenti a quotidiani e periodici, anche online. Lo sconto vale per tutti gli istituti scolastici, dalle elementari ai licei: chi farà domanda al dipartimento per l’editoria della presidenza del Consiglio, riceverà “un contributo fino all’80 per cento della spesa”. Ogni anno sarà fatto un bando ad hoc per l’assegnazione del bonus, per il quale viene fissato comunque un tetto massimo di 20 milioni, a valere sul fondo per il pluralismo e l’innovazione.

La riunione sulla legge di bilancio è stata presieduta dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, affiancato dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. Erano presenti per il M5s Luigi Di Maio, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro e il viceministro all’Economia Laura Castelli. Per il Pd Dario Franceschini e il viceministro al Mef Antonio Misiani. Per Leu Roberto Speranza e la capogruppo al Senato Loredana De Petris. Italia viva era rappresentata da Teresa Bellanova e dal vicecapogruppo Luigi Marattin.

Intanto alla Camera in Aula il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, ha annunciato che (come già avvenuto al Senato), anche alla Camera il governo pone la fiducia per approvare in tempi brevi il decreto Imprese. Il testo del dl, che scade il 3 novembre, era stato modificato a Palazzo Madama attraverso un maxiemendamento, rispetto al testo originario approvato dal Consiglio dei ministri quando era in carica il governo giallo-verde.

Zingaretti: “Non voglio andare al voto”. Di Maio: “Salvini ci ha lasciato col cerino in mano”
Continua il dibattito politico tra alleati di governo dopo il voto in Umbria e la prova (fallita) della coalizione M5S-Pd. “Non voglio andare al voto e farò di tutto per dare vita a questo governo”. Zingaretti prova a rilanciare l’azione dell’esecutivo giallo-rosso. A Sky Tg 24, il segretario del Pd dice: “La maggioranza deve cambiare passo, litigare meno e produrre di più. Serve al Paese, se no non verremo mai riconosciuti come una alternativa credibile alle destre”.

“Con Matteo Salvini siamo stati al governo insieme per 14 mesi – ha dichiarato Luigi Di Maio durante la registrazione della puntata del ‘Maurizio Costanzo show’ – ci siamo sempre detti ‘si va avanti 5 anni’. Poi l’8 agosto vieni a sapere per vie traverse che ha cambiato idea. Quando è successa quella cosa avevamo il rischio dell’aumento dell’Iva, dell’esercizio provvisorio. Quello che mi ha fatto male è che fino al giorno prima dice una cosa e poi ti lascia con il cerino in mano. Noi ci siamo presi la responsabilità di non fare aumentare l’Iva”.

Per Zingaretti le priorità sono le misure economiche: “Bisogna tagliare le tasse ai salari più bassi degli italiani. Siamo passati da luglio, quando si diceva tassiamo le cassette di sicurezza, cosa folle, a una stagione in cui diciamo: ridiamo agli italiani di ceto medio mille euro in più”. E sul tema delle alleanze per le prossime regionali: “Ogni regione sceglierà per conto proprio le alleanze migliori. Il tema non è quale sia il destino del Pd o del M5s, ma il destino del Paese: si dovrà trovare l’alleanza giusta per ottenere i risultati”.

Non manca una difesa del Partito democratico. “Sono contento del Pd: malgrado tutto si conferma la forza più grande della coalizione e anche in Umbria come il pilastro e il baluardo per contendere e contrastare le destre. Ogni azione contro il Pd è un favore a Matteo Salvini ed alle destre che si stanno riorganizzando”. Poi il governatore del Lazio su Renzi: “L’alleanza con il M5s ad agosto non era all’ordine del giorno e se qualcuno aveva dubbi questi era il sottoscritto. Poi, dentro un dibattito difficile, l’alleanza l’abbiamo decisa all’unanimità con dentro Renzi che è stato il principale sponsor dell’alleanza con il M5s”.

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