Mediazione civile e commerciale e negoziazione assistita: come richiedere il credito d’imposta

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 183 del 7 agosto 2023, il decreto 1 agosto 2023 del Ministero della Giustizia che disciplina la procedura e le modalità di presentazione della domanda di attribuzione dei crediti di imposta nei procedimenti di mediazione civile e commerciale e negoziazione assistita (nei casi previsti dall'art. 20, del decreto legislativo 4 marzo 2010, n. 28, e dall'art. 21-bis del decreto-legge 27 giugno 2015, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2015, n. 132), di riconoscimento di tali crediti, le modalità di trasmissione in via telematica all'Agenzia delle entrate dell'elenco dei beneficiarie dei relativi importi, i controlli e le cause di revoca. La domanda di attribuzione dei crediti di imposta deve essere presentata, a pena di inammissibilità, tramite la piattaforma accessibile dal sito giustizia.it mediante le credenziali SPID, CIE Id almeno di livello due e CNS. Quando la domanda è presentata per conto di un ODM o di una persona giuridica, l'accesso alla piattaforma deve essere effettuato utilizzando l'identità digitale del responsabile del ODM o del legale rappresentante della persona giuridica. Il decreto stabilisce nei vari casi il dettaglio dei dati da indicare nelle istanze sia in caso di raggiungimento sia in caso di mancato raggiungimento dell'accordo. Ricevute le domande di attribuzione dei crediti d'imposta, il Ministero effettua le verifiche ritenute necessarie e, con decreto del capo dipartimento per gli affari di giustizia, riconosce l'importo del credito di imposta effettivamente spettante a ciascun beneficiario, nel rispetto dei limiti indicati dall'art. 20, commi 2, 3 e 4 del decreto legislativo n. 28 del 2010. Il Ministero, entro il 30 aprile dell'anno in cui è presentatala domanda di attribuzione dei crediti d'imposta, comunica al richiedente l'importo del credito d'imposta spettante in relazione a ciascuna delle richieste. I crediti di imposta, riconosciuti, sono utilizzabili in compensazione, ai sensi dell'art. 17del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, a decorrere dalla data di ricevimento della comunicazione di cui agli articoli 8, comma 2, e11, comma 3, del presente decreto tramite modello F24, presentato, appena di rifiuto dell'operazione di versamento, esclusivamente tramite servizi telematici messi a disposizione dalla Agenzia delle entrate. L'ammontare del credito di imposta utilizzato in compensazione non può eccedere l'importo comunicato dal Ministero, appena di scarto dell'operazione di versamento. Le persone fisiche non titolari di redditi di impresa o di lavoro autonomo possono utilizzare il credito spettante in diminuzione delle imposte dovute in base alla dichiarazione dei redditi. I crediti d'imposta di cui al decreto non danno luogo rimborso.

Concordato preventivo biennale: in un video le istruzioni per l’uso

Decreto salva casa: nuovi requisiti di abitabilità

Concordato preventivo forfetari: aggiornato il software

Via libera al Decreto Agricoltura: le misure approvate

Decreto Salva Casa: le novità in arrivo

Influencer inquadrabile come agente di commercio

Carta Dedicata a te: destinatari, requisiti e misura

Decreto Coesione in Gazzetta Ufficiale, le novità in arrivo

Disabili: come cambia la legge 104 dal 30 giugno

Mediazione civile e commerciale e negoziazione assistita: come richiedere il credito d’imposta

Newsletter

Articoli correlati