Al via rilancio dell'economia nelle aree del Mezzogiorno, grazie alla nascita della Zona economica speciale per il Mezzogiorno o «Zes unica». Per Zona Economica Speciale si intende una zona delimitata del territorio dello Stato nella quale l’esercizio di attività economiche e imprenditoriali da parte delle aziende già operative e di quelle che si insedieranno può beneficiare di speciali condizioni in relazione agli investimenti e alle attività di sviluppo d’impresa. Dal 1° gennaio 2024 è istituita la Zona Economica Speciale per il Mezzogiorno, di seguito denominata «ZES» o «ZES unica», che ricomprende i territori delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna. È quanto emerge dalla lettura dello schema di decreto legge recante “disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione e per il rilancio dell'economia nelle aree del Mezzogiorno del Paese” approvato ieri durante il Consiglio dei Ministri. Struttura di missione per la ZES” - Presso la Presidenza del Consiglio dei ministri è istituita, alle dirette dipendenze del Ministro per gli affari europei, il sud, le politiche di coesione e il PNRR, una Struttura di missione denominata: “Struttura di missione per la ZES”, alla quale è preposto un coordinatore, articolata in due direzioni generali ed in quattro uffici di livello dirigenziale non generale. La Struttura di missione ha una durata triennale, prorogabile comunque non oltre 31 dicembre 2034. Fondo per lo sviluppo e la coesione - La dotazione finanziaria del fondo per lo sviluppo e la coesione è impiegata per iniziative e misure afferenti alle politiche di coesione, come definite dal Ministro per gli affari europei, il Sud, la coesione e il PNRR, nonché per l’attuazione degli Accordi per la coesione. La dotazione finanziaria è altresì impiegata in coerenza con le politiche settoriali e con le politiche di investimento e di riforma previste nel Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (PNRR), secondo princìpi di complementarità e di addizionalità. Sportello Unico Digitale ZES - Al fine di garantire un rilancio unitario delle attività produttive del territorio delle regioni del Mezzogiorno verrà istituito, presso la Struttura di missione, lo sportello unico digitale ZES per le attività produttive nella ZES unica, denominato S.U.D. ZES, nel quale confluiscono gli sportelli unici digitali attivati e, al quale sono attribuite le funzioni dello sportello unico per le attività produttive (SUAP). Portale web della ZES Unica - Al fine di favorire una immediata e semplice conoscibilità della ZES unica e dei benefici connessi, è istituito presso la Struttura di missione, il portale web della ZES unica. Il portale, da realizzare anche in lingua inglese, fornisce tutte le informazioni sui benefici riconosciuti alle imprese nella ZES e garantisce l’accessibilità allo sportello unico digitale ZES. Autorizzazione unica - Le imprese che intendono avviare attività economiche, ovvero insediare attività industriali, produttive e logistiche all’interno della ZES, presentano allo Sportello unico digitale ZES l’istanza, allegando la documentazione e gli eventuali elaborati progettuali previsti dalle normative di settore, per consentire alle amministrazioni competenti la compiuta istruttoria tecnico-amministrativa, finalizzata al rilascio di tutte le autorizzazioni, intese, concessioni, licenze, pareri concerti, nulla osta e assensi comunque denominati, necessari alla realizzazione e all’esercizio del medesimo progetto. Dell’avvenuta presentazione dell’istanza e dei relativi documenti allegati è rilasciata in via telematica una ricevuta che attesta l’avvenuta presentazione dell’istanza e indica i termini entro i quali l’amministrazione è tenuta a rispondere, ovvero entro i quali il silenzio dell’amministrazione equivale ad accoglimento dell’istanza. Credito d’imposta ZES Unica - A decorrere dal 1° gennaio 2024 e fino al 31 dicembre 2026, alle imprese che effettuano l'acquisizione dei beni strumentali nuovi, destinati a strutture produttive ubicate nelle zone assistite delle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna e Molise, è attribuito un credito d'imposta nella misura massima consentita dalla medesima Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027. Alle imprese attive nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli, nel settore della pesca e dell'acquacoltura, disciplinato dal regolamento (UE) n. 1379/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 dicembre 2013, e nel settore della trasformazione e della commercializzazione di prodotti agricoli, della pesca e dell'acquacoltura, che effettuano l'acquisizione di beni strumentali nuovi, gli aiuti sono concessi nei limiti e alle condizioni previsti dalla normativa europea in materia di aiuti di Stato nei settori agricolo, forestale e delle zone rurali e ittico. Contratti istituzionali di sviluppo - Oltre al credito d'imposta, per il rilancio del Mezzogiorno è ammessa la stipulazione di contratti istituzionali di sviluppo esclusivamente per la realizzazione di interventi di valore complessivo non inferiore a 200 milioni di euro. In deroga alle previsioni di cui al secondo periodo, i contratti istituzionali di sviluppo possono prevedere la realizzazione di interventi di valore non inferiore alle soglie di cui all’articolo 14 del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36, qualora si tratti di interventi complementari ad interventi principali di valore unitario superiore alle citate soglie Strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne - Al fine di assicurare l'efficacia e la sostenibilità nel tempo della strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese, in coerenza con l'Accordo di partenariato per l'utilizzo dei fondi a finalità strutturale assegnati all'Italia per il ciclo di programmazione 2021-2027, è istituita presso la Presidenza del Consiglio dei ministri una Cabina di regia per lo sviluppo delle aree interne.