Guardia di Finanza - Circolare n. 216816 del 1° settembre 2020 Il Comando Generale della Guardia di Finanza ha emanato la circolare n. 216816 del 1° settembre 2020 in tema di modifiche alla disciplina dei reati tributari e della responsabilità amministrativa degli enti. La nuova circolare in ragione dell’emergenza epidemiologica e delle conseguenze sul tessuto economico e sociale del Paese ha focalizzato l’attenzione dei Reparti sugli illeciti tributari maggiormente lesivi degli interessi erariali privilegiando l’esecuzione di indagini di polizia giudiziaria. Il Decreto fiscale n. 124 del 2019 ha introdotto importanti novità in tema di reati tributari, in particolare, si è avuto un inasprimento delle sanzioni penali per i delitti in materia d imposte sui redditi e Iva con una elevazione delle cornici edittali di pena e con una riduzione delle soglie di punibilità. Tra l’altro con l’introduzione dell’art. 12-ter del D.Lgs. n. 74 del 2000 è stata estesa ai delitti di cui agli artt. 2, 3 8 e 11 del medesimo decreto la confisca in casi particolari disciplinata dall’art. 240 bis del codice penale al superamento di determinate soglie di evasione. Dall’altra parte si è avuto un ampliamento della causa di non punibilità prevista dall’art. 13, comma 2, del D.Lgs. n. 74 del 2000. Le principali novità Diverse novità sono state introdotte rispetto a: - Dichiarazione fraudolenta con utilizzo di fatture false; - Dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici; - Dichiarazione infedele; - Omessa presentazione della dichiarazione; - Emissione di fatture false; - Occultamento e distruzione delle scritture contabili; - Sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Estensione della confisca penale allargata ai reati tributari Il Dl n. 124 del 2019 ha aggiunto al D.Lgs. n. 74 del 2000 l’art. 12-ter per cui in caso di condanna o applicazione della pena su richiesta per alcuni delitti in materia di imposte sui redditi e Iva si applica anche la confisca allargata o per sproporzione di cui all’art. 240-bis del codice penale. Secondo la norma la confisca per sproporzione si applica esclusivamente alle condotte poste in essere successivamente all’entrata in vigore della Legge di conversione del decreto, ossia dopo il 25 dicembre 2019. Responsabilità amministrativa degli enti Tra l’altro l’art. 39, comma 2 del Dl n. 124 del 2019 e l’art. 5 del D.Lgs. n. 75 del 2020 hanno ampliato il catalogo dei reati che possono dar luogo alla responsabilità amministrativa degli enti collettivi. E’ una forma di responsabilità amministrativa ascrivibile agli enti forniti di personalità giuridica e alle società e associazioni in relazione ad alcuni reati tassativamente indicati dal legislatore commessi nell’interesse o a vantaggio dell’ente da persone fisiche che rivestono funzioni di rappresentanza, di amministrazione o di direzione o da persone sottoposte alla direzione o alla vigilanza di uno dei soggetti “sottoposti” i quali non devono aver agito nell’interesse esclusivo proprio o di terzi. Conclusioni Le nuove modifiche normative nonché il recepimento della direttiva PIF impegnano direttamente le responsabilità istituzionali della Guardia di Finanza poiché esprimono la consapevolezza che le forme più insidiose di frode ed evasione fiscale sono suscettibili di pregiudicare la sicurezza economico finanziaria del Paese al pari delle più gravi manifestazioni della criminalità del profitto. La GdF ha evidenziato come l’applicazione ai reati fiscali delle misure di contrasto patrimoniale tradizionalmente utilizzate nei confronti della criminalità organizzata e di impresa ha profili di indubbia particolarità e delicatezza e servono per contrastare le condotte più perniciose per gli interessi erariali e per salvaguardare e tutelare l’economia sana del Paese.