Nullo l’accertamento emesso prima dei 60 giorni dalla conclusione dell’accesso per richiesta di documentazione

In materia di garanzie del contribuente sottoposto a verifiche fiscali, è nullo l’accertamento fiscale emesso prima di sessanta giorni anche se l’accesso è stato istantaneo e cioè solo qualche ora per chiedere i documenti. Anche in questi casi, infatti, gli agenti devono redigere e consegnare il verbale. Lo ha sancito la Corte di Cassazione che, con l’ordinanza n. 16971 del 25 giugno 2019, ha accolto il ricorso del contribuente. Secondo i giudici di legittimità l’art. 12, comma 7 della legge 212 del 2000 e le garanzie da esso previste sono applicabili, oltre che all'ipotesi di verifica, anche a quella di accesso - concludendosi anche tale accertamento con la sottoscrizione e consegna del processo verbale delle operazioni svolte (Cass. 05/02/2014, n. 2593) - ed a qualsiasi atto di accertamento o controllo con accesso o ispezione nei locali dell'impresa, ivi compresi gli atti di accesso istantanei finalizzati all'acquisizione di documentazione, sia perché la citata disposizione non prevede alcuna distinzione in ordine alla durata dell'accesso, in esito al quale comunque deve essere redatto un verbale di chiusura delle operazioni; sia perché, anche in caso di accesso breve, si verifica l'intromissione autoritativa dell'amministrazione nei luoghi di pertinenza del contribuente, che deve essere controbilanciata dalle garanzie di cui al citato articolo 12. Nel caso di specie la Ctr Campania, in ossequio anche ai principi dell’art. 21-octies della legge 241/1990, aveva ritenuto che la violazione del predetto articolo 12 non determinasse la nullità dell’avviso di accertamento anche per la natura vincolata dello stesso rispetto al prodromico pvc. Sul punto la pronuncia è conforme alla più recente giurisprudenza che ha dato un’interpretazione estensiva del concetto di accesso: la garanzia di cui all'art. 12, comma 7, della legge 27 luglio 2000 n. 212 si applica a qualsiasi atto di accertamento o controllo con accesso o ispezione nei locali dell'impresa, ivi compresi gli atti di accesso istantanei finalizzati all'acquisizione di documentazione. A tal fine a nulla rileva che il verbale, non denominato formalmente come "pvc", sia un verbale meramente descrittivo delle operazioni di verifica; del resto, l'impiego di una locuzione generica come "verbale di chiusura delle operazioni", contenuta nel comma 7 del predetto articolo 12, è difatti capace di comprendere nel proprio ambito tutte le possibili tipologie di verbali che concludano le operazioni di accesso, verifica o ispezione nei locali, indipendentemente dal loro contenuto (cfr. Cass. 15624/2014 e, da ultimo 28312/2017 e 5999/2018).

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Nullo l’accertamento emesso prima dei 60 giorni dalla conclusione dell’accesso per richiesta di documentazione

In materia di garanzie del contribuente sottoposto a verifiche fiscali, è nullo l’accertamento fiscale emesso prima di sessanta giorni anche se l’accesso è stato istantaneo e cioè solo qualche ora per chiedere i documenti

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