Operatori in valute virtuali: ecco i costi di iscrizione

Gli operatori in valute virtuali dovranno iscriversi al relativo Registro e versare un contributo una tantum pari a 8.300 euro per le persone giuridiche e a 500 euro per le persone fisiche: lo ha stabilito il Comitato di gestione dell’Organismo agenti e mediatori (OAM) con una circolare, la n. 41/2022, approvata lo scorso 21 aprile. Precisamente, con la circolare l’OAM ha ricordato come l’iscrizione alla sezione speciale del Registro dei Cambiavalute (Prestatori di servizi relativi all’utilizzo di valuta virtuale e/o di portafoglio digitale) sia condizione indispensabile per esercitare legalmente l’attività, anche online, in Italia, così che gli operatori che già la svolgono dovranno provvedere alla comunicazione entro 60 giorni dal suo avvio. Pertanto, dopo aver confermato che il Registro sarà reso disponibile entro il 18 maggio, la circolare ha fornito le indicazioni operative per procedere all’adempimento e ha indicato il contributo da versare contestualmente. Tenuto conto che, come precisato anche nel comunicato stampa pubblicato dall’OAM il 26 aprile, l’ammontare è stato determinato solo sulla base della copertura dei costi per la messa in opera del sistema di gestione del Registro, sarà poi stabilita una quota annuale variabile in considerazione delle dimensioni operative degli iscritti, quale copertura dei costi ricorrenti della struttura OAM, relativi alla tenuta del Registro degli operatori in valute virtuali e alla gestione e manutenzione del Sistema Informatico per la trasmissione dei dati da parte degli iscritti. Obblighi di comunicazione: quali modalità operative seguire? L’esercizio sul territorio della Repubblica italiana dei servizi relativi all’utilizzo di valuta virtuale e dei servizi di portafoglio digitale è riservato ai soggetti che siano iscritti nella sezione speciale del Registro dei Cambiavalute tenuto dall’OAM. Tale iscrizione è a sua volta subordinata al possesso dei requisiti di cui all’art. 17-bis, comma 2, D.Lgs. n. 141/2010, ovvero: - per le persone fisiche, cittadinanza italiana o di uno Stato UE (o, nel caso di Stato diverso, nel rispetto del Testo Unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione); - per le persone giuridiche, sede legale e amministrativa o, per i soggetti comunitari, stabile organizzazione, nel territorio italiano. L’Organismo ha confermato che la sezione speciale del Registro sarà operativa entro il 18 maggio 2022, precisando che l’iscrizione da parte dei suddetti prestatori di servizi in criptovalute dovrà avvenire mediante comunicazione via PEC allo stesso OAM, previa registrazione nell’area privata dedicata del portale e seguendo le istruzioni indicate nell’apposita Guida Operativa pubblicata sul medesimo sito web dell’OAM. Allo stesso modo dovranno procedere coloro che già svolgono l’attività, inviando la comunicazione entro 60 giorni dalla data di avvio del Registro. Solo i soggetti che rispettino il suddetto termine di comunicazione potranno continuare a svolgere la propria attività senza dover attendere la conclusione dell’istruttoria dell’Organismo, mentre in caso contrario l’obbligo di comunicazione si considererà non assolto e l’eventuale esercizio dell’attività da parte dei predetti prestatori sarà ritenuto abusivo. Cosa indicare nella domanda di iscrizione? La circolare ha inoltre già fornito indicazioni sul contenuto della domanda di iscrizione. Precisamente, nella comunicazione dovrà essere indicato: - per le persone fisiche: il cognome e il nome; il luogo e la data di nascita; la cittadinanza; il codice fiscale, ove assegnato; gli estremi del documento di identificazione; la residenza anagrafica nonché il domicilio, se diverso dalla residenza; - nel caso di società: la denominazione sociale; la natura giuridica del soggetto; il codice fiscale/partita IVA, ove assegnato; la sede legale e, se diversa dalla sede legale, la sede amministrativa; per i soggetti con sede legale in altro Stato membro dell’Unione Europea, la sede della stabile organizzazione nel territorio della Repubblica; il cognome, il nome, il luogo e la data di nascita, il codice fiscale, ove assegnato, e gli estremi del documento di identificazione del legale rappresentante. In tutti i casi la comunicazione dovrà poi recare: - un indirizzo di posta elettronica certificata per le comunicazioni tra il prestatore e l’OAM; - l’indicazione della tipologia di attività svolta in qualità di prestatore di servizi relativi all’utilizzo di valuta virtuale e/o di prestatore di servizi di portafoglio digitale; - l’indicazione della tipologia di servizio prestato (tra quelli elencati nell’Allegato 2 del D.M. MEF 13 gennaio 2022, a cui la circolare rinvia); e ancora le modalità di svolgimento del servizio, con l’indicazione del numero e dell’indirizzo dei punti fisici di operatività, ivi compresi gli eventuali sportelli automatici (ATM), e/o dell’operatività online con l’indicazione dell’indirizzo web, tramite il quale il servizio è svolto. Cosa allegare alla comunicazione? Alla comunicazione dovranno essere allegate copia del documento di identificazione del soggetto che la effettua e, nel caso di soggetto diverso da persona fisica, del legale rappresentante, nonché visura camerale aggiornata. Eventuali variazioni dei dati dichiarati dovranno essere comunicate dall’iscritto entro 15 giorni dalla modifica dei medesimi dati e con le medesime modalità telematiche di cui sopra. Altresì, sarà da allegare copia del pagamento della tassa di concessione governativa, pari a 168 euro, ai sensi del D.P.R. n. 641/1972, da effettuarsi ai fini dell’efficacia dell’iscrizione nella sezione speciale del Registro. Come si svolge la procedura di iscrizione? L’OAM, verificata la regolarità e completezza della comunicazione e della documentazione allegata, entro 15 giorni dalla ricezione della comunicazione, disporrà ovvero negherà l’iscrizione nella sezione speciale del Registro. Il termine potrà essere sospeso una sola volta, per un periodo non superiore a 10 giorni, qualora l’OAM ritenga la comunicazione incompleta ovvero ritenga necessario integrare la documentazione prevista a corredo della comunicazione. In tale ipotesi, l’Organismo provvederà a darne tempestiva comunicazione per posta elettronica certificata all’interessato affinché fornisca, con la medesima modalità di trasmissione della comunicazione, le integrazioni richieste entro dieci giorni dal ricevimento del predetto avviso. Decorso tale termine senza che l’interessato abbia provveduto, la comunicazione si considererà come non pervenuta e l’OAM negherà l’iscrizione nella sezione speciale del Registro, dandone pronta e motivata comunicazione all’interessato. La mancata iscrizione non pregiudicherà il diritto di quest’ultimo ad effettuare una nuova successiva comunicazione ai fini dell’iscrizione. Quale contributo va versato? All’art. 7 della circolare viene previsto che i prestatori di servizi relativi all’utilizzo di valuta virtuale e di portafoglio digitale sono tenuti al versamento di un contributo una tantum per far fronte agli oneri di messa in opera, sviluppo e manutenzione del sistema, pari, come riportato nella Tabella A della circolare, a: - 8.300 euro per le persone giuridiche; - 500 euro per le persone fisiche. Viene inoltre precisato che verrà successivamente stabilita anche una quota annuale, da applicare in considerazione delle dimensioni operative degli iscritti; il calcolo avverrà sulla base del numero dei clienti, essendo i prestatori di servizi in criptovalute tenuti a comunicare all’Organismo con cadenza trimestrale, per ciascun cliente, i relativi dati identificativi e i dati sintetici concernenti le operazioni effettuate. Tale ulteriore quota servirà da copertura dei costi ricorrenti della struttura OAM, relativi alla tenuta del Registro degli operatori in valute virtuali e alla gestione e manutenzione del Sistema Informatico per la trasmissione dei dati da parte degli iscritti stessi; infatti, come previsto dalla legge e come sottolineato dall’OAM nel comunicato stampa del 26 aprile 2022, le entrate dell’Organismo, che non riceve alcun contributo dello Stato, sono costituite esclusivamente dai contributi delle categorie iscritte agli Elenchi e Registri, strettamente correlati alle attività specificatamente svolte per ciascuna categoria. Come si versa il contributo una tantum? Il versamento del contributo una tantum dovrà essere effettuato, sul conto corrente indicato nella circolare, al momento della presentazione della comunicazione stessa. Il richiedente dovrà produrre, secondo le modalità previste dal sistema telematico gestito mediante il sito dell’Organismo, la copia del documento attestante il versamento del contributo, con l’indicazione del relativo TRN (Transaction Reference Number) e dell’IBAN del conto corrente della banca emittente. In caso di cancellazione dalla sezione speciale del Registro - anche su istanza di parte - il contributo non verrà rimborsato dall’Organismo. Il rimborso è infatti previsto solo qualora venisse negata l’iscrizione, con la precisazione che anche in tal caso è comunque previsto che venga trattenuta una parte, per le spese di gestione dell’istruttoria, quantificata in 150 euro per le persone fisiche e 500 euro per quelle giuridiche.

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