Rottamazione ter, definizione agevolata delle liti fiscali, definizione agevolata PVC, saldo e stralcio e sanatoria delle irregolarità formali: le prime risposte alle domande più frequenti per districarsi tra le diverse misure agevolative per fare pace con il Fisco facendo la cosa giusta. Rottamazione ter D. Io e mio fratello abbiamo ereditato, insieme alla ditta di nostro padre, anche i carichi affidati al Concessionario prima del 31 dicembre 2017. Possiamo accedere alla rottamazione ter? R. Sì, è possibile accedere alla rottamazione ter dal momento che gli eredi, a meno che non abbiano rinunciato all'eredità, subentrano nei debiti e crediti del de cuius. Conseguentemente possono accedere anche agli strumenti di definizione connessi. Definizione agevolata liti fiscali D. Ho ricevuto il 19 ottobre 2018 un avviso di accertamento, contro cui ho presentato ricorso, notificandolo il 23 ottobre 2018. Il deposito del ricorso è avvenuto il 26 ottobre 2018. Posso accedere alla definizione agevolata? R. No, non basta la notifica del ricorso entro il 24 ottobre 2018. A tale data il ricorso deve essere già incardinato. Dunque è necessario che lo stesso sia stato depositato o trasmesso alla segreteria della Commissione Tributaria Provinciale. D. Devo presentare la domanda di definizione liti pendenti. Posso farlo personalmente? R. Sì, è possibile presentare la domanda personalmente, recandosi presso uno degli Uffici territoriali di una qualunque Direzione provinciale dell’Agenzia delle entrate, che provvederà ad attestare la presentazione diretta della domanda. A tal fine sarà cura dell’ufficio la consegna al contribuente della stampa del numero di protocollo attribuito. D. Ho ricevuto il 5 maggio 2018 un avviso bonario. Non avendo presentato controdeduzioni, l’Ufficio mi ha notificato una cartella di pagamento (in data 13 ottobre 2018), contro cui ho presentato ricorso. Posso accedere alla definizione agevolata? R. No, nella definizione non rientrano gli avvisi bonari, né le conseguenti cartelle di pagamento, se discendenti da controlli automatizzati in quanto si tratta di meri atti di riscossione relativi a quanto indicato dal contribuente o dal sostituto e non di atti impositivi che presuppongono la rettifica della dichiarazione. Definizione agevolata processi verbali di constatazione D. Il pagamento relativo alla definizione di due atti di accertamento può essere effettuato con un solo F24? R. No, per il pagamento deve essere utilizzato un singolo modello per ogni atto da definire. D. Come si effettua la definizione degli atti dell’Agenzia delle Dogane? R. La definizione si attiva con una comunicazione in carta libera da presentare, direttamente o all'indirizzo di posta elettronica certificata (PEC), all'ufficio delle dogane o all'ufficio dei monopoli che ha emesso l’atto di accertamento e che comunica, con le stesse modalità, l’importo da versare. D. Nella definizione degli avvisi di accertamento è possibile compensare gli importi dovuti con dei crediti di imposta? R. No, la compensazione con crediti di imposta non è possibile. Saldo e stralcio D. La procedura di saldo e stralcio ha ad oggetto anche i contributi Inps dovuti per i lavoratori dipendenti? R. No, l’art. 1, comma 185 della legge di bilancio 2019 ha esteso la procedura del saldo e stralcio ai soli debiti risultanti dai singoli carichi affidati all'agente della riscossione dall'1/1/2000 al 31/12/2017, derivanti dall'omesso versamento dei contributi dovuti dagli iscritti alle casse previdenziali professionali o alle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi dell’Inps. D. La procedura di saldo e stralcio può applicarsi anche agli enti o società che non sono soggetti a fallimento ma che hanno avuto comunque accesso alla procedura di liquidazione? R. No, la procedura di saldo e stralcio si applica solo alle persone fisiche. Sanatoria irregolarità formali D. Nella presentazione di una nuova dichiarazione di intento, per integrare l’importo del plafond comunicato con la prima dichiarazione di intento, ho erroneamente barrato la casella “integrativa” R. Avendo barrato la casella “integrativa” il soggetto di cui al quesito ha praticamente cancellato la prima dichiarazione di intento. Tuttavia si tratta di una violazione di carattere formale per la quale è possibile accedere alla sanatoria delle irregolarità formali. D. A fine 2017 mi è stata contestata, con avviso di accertamento, un’irregolarità formale. Non ho impugnato il provvedimento che è diventato definitivo. Posso accedere alla definizione? R. No, non possono essere definite le irregolarità e altre violazioni formali già contestate in atti divenuti definitivi alla data di entrata in vigore del D.L. 119/2018. In altri termini, per accedere alla definizione, deve trattarsi di atti notificati entro il 24 ottobre 2018, che siano non impugnati e ancora impugnabili alla stessa data. D. Nel 2018 ho sbagliato a compilare il quadro RW omettendo di indicare un immobile posseduto in Ucraina. Posso accedere alla definizione? R. No, non sono definibili le violazioni commesse nella compilazione del quadro RW.