La legge di Bilancio 2024 (L. n. 213/2023) ha confermato la riduzione dal 10% al 5% dell’imposta sostitutiva all’IRPEF e alle addizionali regionali e comunali sulle somme erogate sotto forma di premi di produttività di cui all’art. 1, c. 182, L. n. 208/2015. Si tratta di una misura in vigore per il solo periodo d’imposta 2024 al fine di ridurre il cuneo fiscale a favore dei lavoratori. Chi L’agevolazione è prevista con esclusivo riferimento al settore privato; sono escluse le Amministrazioni pubbliche di cui all’art. 1, comma 2, D.Lgs. n. 165/2001 ma possono invece beneficiare dell’imposta sostitutiva i premi e gli utili erogati ai dipendenti di enti pubblici economici, in quanto non rientrano tra le amministrazioni pubbliche. L’agevolazione spetta, anche: - ai datori di lavoro non imprenditori; - alle Agenzie di somministrazione, anche nel caso in cui i propri dipendenti prestino attività nelle pubbliche amministrazioni. L’agevolazione trova applicazione con riferimento ai titolari di reddito di lavoro dipendente di importo non superiore, nell’anno precedente a quello di percezione delle somme agevolate, a 80.000 euro, anche se derivanti da più rapporti di lavoro; Attenzione Il limite di reddito deve essere calcolato considerando unicamente il reddito soggetto a tassazione ordinaria, con esclusione degli emolumenti premiali, nel caso in cui siano stati sostituiti, su scelta del dipendente, con le prestazioni di welfare aziendale escluse, nel rispetto dei limiti fissati dall’art. 51, commi 2 e 3 ultimo periodo, del TUIR, dalla formazione del reddito di lavoro dipendente. Cosa L’agevolazione si applica, ai premi di risultato di ammontare variabile la cui corresponsione sia legata a incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza e innovazione. Per la legittima applicazione del beneficio fiscale occorre che, nell’arco di un periodo congruo definito nell’accordo, sia realizzato l’incremento di almeno uno degli obiettivi di produttività, redditività, qualità, efficienza e innovazione richiamati dalla norma e che tale incremento possa essere verificato attraverso indicatori numerici definiti dalla stessa contrattazione collettiva. L’imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle addizionali regionale e comunale, pari al 5% per il solo anno 2024 dei premi e somme erogati dal sostituto d’imposta, opera entro il limite di importo complessivo di 3.000 euro annui lordi, sia per i premi di risultato sia per gli utili distribuiti dalle aziende ai dipendenti. Attenzione Ai fini della determinazione dei premi di risultato va computato il periodo obbligatorio di congedo di maternità, escludendo quindi che eventuali indicatori stabiliti dalla contrattazione di secondo livello, riferiti ai giorni di presenza, possano penalizzare le assenze di maternità. Come Per poter beneficiare dell’imposta sostitutiva, i contratti collettivi aziendali o territoriali devono essere oggetto di deposito per via telematica entro 30 giorni dalla loro sottoscrizione, unitamente alla dichiarazione di conformità di tali contratti alle disposizioni contenute nel decreto del Ministro del Lavoro, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, emanato il 25 marzo 2016. Attenzione L’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali regionale e comunale, pari al 5% per il solo anno 2024 dei premi e somme erogati dal sostituto d’imposta, opera entro il limite di importo complessivo di 3.000 euro annui lordi, sia per i premi di risultato sia per le stock option, o di 4.000 euro in caso di coinvolgimento paritetico dei lavoratori. Quando La misura agevolata di imposizione sostitutiva si applica solo per il periodo d’imposta 2024. Calcola il risparmio Lavoratore dipendente con retribuzione mensile di base pari a 1.700 euro e contribuzione ordinaria INPS a carico del datore di lavoro pari a 493 euro, su tredici mensilità. Prevedere un premio di risultato pari a 2.500 euro comporta la piena imponibilità a fini previdenziali dell’importo erogato al lavoratore. La conversione in welfare dei premi, invece, garantisce l’esenzione dal versamento dei contributi e la non computabilità della somma a fini del calcolo del TFR. Risparmio % Dai dati esposti nell’esempio di calcolo, è possibile evincere che l’opzione per la conversione in welfare dei premi di risultato consente al datore di lavoro di risparmiare il 3,5% del costo del lavoro annuo complessivo. Premi di risultato Premi convertiti in welfare Retribuzione lorda annua 22.100 euro 22.100 euro Premi di risultato 2.500 euro 2.500 euro Contribuzione INPS 7.134 euro 6.409 euro Contribuzione INAIL 1.476 euro 1.326 euro TFR 1.822 euro 1.637 euro Totale costo del lavoro annuo 35.032 euro 33.972 Risparmio % 3,5%