Primo trimestre 2023 positivo per il mercato dei terreni

Il tasso di crescita tuttavia è più che dimezzato rispetto a quello registrato a fine 2022, fanno eccezione le aree né agricole né edificabili che raddoppiano la performance

Da oggi, 8 giugno 2023, è consultabile sul sito dell’Agenzia delle entrate il nuovo aggiornamento delle “Statistiche trimestrali” relative alle compravendite dei terreni. La pubblicazione, inaugurata lo scorso anno, ha come obiettivo di fornire una panoramica sul mercato fondiario analizzandone consistenza fisica, composizione interna e articolazione territoriale oltre a monitorarne le dinamiche. La base di questa informazione è costituita dai dati catastali e fiscali, secondo specifiche tecniche in gran parte diverse da quelle che caratterizzano il mercato delle abitazioni e che sono illustrate in dettaglio nella Nota metodologica.

Gli ultimi dati pubblicati si riferiscono al primo trimestre dell’anno in corso e mostrano come il 2023 sia cominciato con segno positivo ma con un tasso di crescita complessivo più che dimezzato rispetto a quello registrato a fine 2022. A livello nazionale la variazione tendenziale delle superfici scambiate è scesa infatti a +2,5%, rispetto al +5,6% del trimestre precedente, con differenze significative tra le singole macroaree. Nel Nord Est e nelle regioni centrali si è registrata una diminuzione degli scambi con le superfici compravendute che calano di oltre il 5 per cento. Al Sud, che con più di 10mila ettari scambiati rappresenta il mercato di maggior peso tra le macroaree, si è rilevato un incremento delle transazioni intorno all’11 per cento. Più vicino alla media nazionale il dato relativo a Nord Ovest e Isole che nel trimestre precedente avevano mostrato i maggiori segni di dinamismo.

In linea con i trimestri precedenti, dai dati risulta che gli atti relativi ad acquisti di terreni da parte di persone non fisiche presentano superfici compravendute significativamente superiori a quelle di atti relativi ad acquisti da parte di persone fisiche in tutte le aree territoriali, in particolare nelle Isole e al Centro.

Nel report, grazie alle informazioni desunte dal registro beni immobiliari, viene effettuata una disaggregazione in base alla destinazione che porta ad analizzare separatamente i due principali aggregati quelli dei terreni agricoli e dei terreni edificabili, oltre ad alcune categorie residuali.

Va rilevato come l’andamento del settore dipenda soprattutto dall’andamento del segmento dei terreni agricoli, che rappresentano oltre il 90% della superficie compravenduta. Con riferimento all’ultimo trimestre i due segmenti hanno rallentato entrambi la loro crescita mantenendo il differenziale a favore degli edificabili. In particolare il mercato agricolo ha registrato una variazione pari al +1,3% a fronte del +5,4% che aveva caratterizzato il trimestre precedente. Analogo fenomeno si è verificato nel segmento edificabile sceso dal +10,6% di fine 2022 a un incremento di poco più del 3% nei primi tre mesi del 2023. Particolarmente brillante (+98%) risulta invece la performance per i terreni non classificabili come agricoli né come edificabili, la cui superficie scambiata è quasi raddoppiata a confronto col primo trimestre 2022 al punto da avvicinarsi al dato relativo ai terreni edificabili.