Quota 100, Boeri avverte: “Peserà sul nostro debito. Reddito pure a evasori”

Audizione del presidente dell'Inps, Tito Boeri, sul Decretone in Commissione Lavoro del Senato. Il peso di 'quota 100' su debito Inps da 38 a 90 miliardi. Sul Reddito di cittadinanza, il presidente valuta che "gli effetti di scoraggiamento al lavoro sono rilevanti"

Quota 100, Boeri avverte: "Peserà sul nostro debito. Reddito pure a evasori"Tito Boeri, presidente dell’Inps, in audizione sul Decretone contenente le misure sul reddito di cittadinanza e pensioni in Commissione Lavoro del Senato fornisce una serie di dati all’auditorio sia per quanto riguarda ‘quota 100’ sia sul ‘reddito di cittadinanza’.

Per quanto riguarda ‘quota 100’ alle 13 di oggi – secondo il presidente del principale ente pensionistico italiano – sono pervenute all’Inps oltre 18mila domanda di accesso alla pensione “circa un terzo da parte di dipendenti pubblici”.

Dal Sud del paese sono arrivate 4 domande su 10
“Molte domande provengono dalle regioni meridionali: quattro su dieci da Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia” ha spiegato Boeri secondo il quale “questa sovrarappresentazione delle regioni meridionali si spiega anche con il fatto che abbiamo spesso a che fare con persone non occupate, più pronte a fare domanda di pensionamento”. Una circostanza, sottolinea Boeri, “che dovrebbe far riflettere circa l’idea che il pensionamento liberi posti di lavoro per i giovani”.

Il costo di ‘quota 100’ graverà sui giovani
“Il grosso del costo di ‘quota 100’ graverà sulle generazioni future” ha ribadito Boeri. “Il debito implicito del sistema pensionistico è destinato ad aumentare per effetto sia del nuovo canale di uscita anticipata che del congelamento degli adeguamenti della speranza di vita per le pensioni anticipate. Nel caso in cui le misure non fossero rinnovate al termine del periodo di sperimentazioni (tre anni, cioé 2021 su quota 100 e fino al 2026 per il congelamento dell’adeguamento per la pensione anticipata, n.d.r.) l’aumento del debito implicito sarebbe di 38 miliardi. Se divenissero strutturali l’aumento del debito implicito lieviterebbe a più di 90 miliardi”. “Una parte minore, circa un decimo di questo trattamento privilegiato concesso a circa 650.000 persone nel giro di tre anni viene coperto da una riduzione della spesa pensionistica. I pensionati cioé contribuiscono al finanziamento di quota 100 in misura crescente all’andamento dell’inflazione”. “Il debito implicito del sistema pensionistico è destinato ad aumentare per effetto sia del nuovo canale di uscita anticipata che del congelamento degli adeguamenti della speranza di vita per le pensioni anticipate”.

Quota 100 previsto 1 milione di buste arancioni a marzo
L’Inps, ha informato Boeri, dovrebbe inviare a marzo 1 milione di buste arancioni ai potenziali interessati alla pensione con ‘quota 100’ per incoraggiare ad acquisire l’identità digitale ed utilizzare interattivamente il programma “La mia pensione futura”.

Reddito di cittadinanza
La platea del reddito di cittadinanza sarà di quasi 1,2 milioni di nuclei familiari e 2,4 milioni di persone per un costo di circa 8,5 miliardi, inclusivo delle risorse già stanziate per il Rei. Sono le stime fornite dal presidente Boeri che, con un’analisi dettagliatissima, ha dimostrato che “il Reddito sembra avere un impatto sensibile sulla riduzione dell’intensità della povertà, vale a dire sulla distanza dei redditi dalla linea di povertà. Molto meno marcati sono gli effetti sul numero di poveri, stante la copertura già assicurata dal Rei”. Penalizzate le famiglie numerose e i senza fissa dimora, ma “in virtù dei requisiti stringenti di residenza può escludere anche una fetta importante di poveri”. “Gli effetti di scoraggiamento al lavoro sono rilevanti” ha detto poi Boeri parlando degli effetti del Reddito di cittadinanza, così come disegnato nel Decretone. “Secondo le nostre stime, circa il 30% dei percettori di Reddito riceverà un trasferimento uguale o superiore a 9.360 euro netti. Il valore mediano della distribuzione dei trasferimenti è attorno a 6.000 euro”. “Il reddito di cittadinanza fissa un livello si prestazione molto elevato per un singolo e rischia di spiazzare i redditi da lavoro. Secondo le nostre stime tutto fa pensare che gli effetti di scoraggiamento al lavoro siano rilevanti” ha detto il presidente Boeri alla Commissione Lavoro al Senato. “Quasi il 45% dei dipendenti privati del Sud – ha aggiunto – ha “redditi da lavoro netti inferiori a quelli garantiti dal Reddito di cittadinanza a un individuo che dichiari di avere un reddito uguale a zero”. “La tipologia di nucleo su cui è concentrato il Rdc è quella dei single, che rappresentano più del 55% dei nuclei beneficiari”, ha aggiunto. Il 50% dei nuclei sarebbero “senza redditi e comunque senza redditi da lavoro tra i quali – ha osservato Boeri – si celano anche gli evasori e i sommersi totali”. “C’è circa un 8% di beneficiari del Rei che non dovrebbe beneficiare a regime del Reddito di cittadinanza. Al tempo stesso il Rdc triplica il numero di nuclei beneficiari rispetto al Rei”, ha poi aggiunto Boeri.

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