Il reddito di cittadinanza, introdotto con il decreto (D.L. n. 4/2019) collegato alla legge di Bilancio 2019, è una misura di sostegno al reddito il cui importo non può essere stabilito a priori in modo univoco per tutti i beneficiari, variando in base alla situazione economica del nucleo familiare che ne vede riconosciuta la titolarità. Elementi del reddito di cittadinanza Il beneficio economico, ai sensi dell’articolo 3 del decreto legge, si compone dei seguenti elementi: - un’integrazione al reddito familiare di importo massimo annuo pari a 6.000 euro - un’integrazione di importo pari all’ammontare del canone annuo di locazione, come dichiarato ai fini ISEE, riconosciuto ai nuclei familiari la cui residenza corrisponde ad un’abitazione in affitto, per un massimo di 3.360 euro annui oppure - un’integrazione per i nuclei familiari che risiedono in un’abitazione di proprietà acquistata o costruita a seguito di un contratto di mutuo, di importo annuo pari a massimo 1.800 euro. Nel caso in cui il nucleo familiare sia composto più componenti rispetto al singolo richiedente, l’integrazione al reddito di cui al primo punto verrà moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza (articolo 2, comma 4) che corrisponde ad 1 per il primo componente del nucleo, incrementato di 0,4 per ogni altro componente maggiorenne e di 0,2 per ogni altro componente minorenne, per un massimo di 2,1. Il beneficio economico, esente dal pagamento dell’IRPEF, dovrà, in ogni caso, rientrare nel limite massimo pari a 9.360 euro annui, che corrispondono a 780 euro mensili, moltiplicati per il corrispondente parametro della scala di equivalenza. Il decreto legge, all’articolo 3 comma 4, prevede anche una soglia minima di importo pari a 480 euro annui per 12 mensilità. Calcolo del beneficio Per poter calcolare l’importo del reddito di cittadinanza spettante è, prima di tutto, necessario calcolare il reddito del nucleo familiare per capire se può aver diritto al beneficio. La soglia massima di reddito del nucleo familiare, come previsto dall’articolo 2, comma 1, lettera b), punto 4), corrisponde a 6.000 euro annui da moltiplicare per il valore corrispondente della scala di equivalenza. Ricordiamo che il reddito familiare del nucleo andrà calcolato sottraendo dall’ISEE i trattamenti assistenziali eventualmente inclusi nell’ISEE e aggiungendo quelli in corso di godimento (articolo 2, comma 6). Se, ad esempio, un nucleo familiare è composto da marito, moglie e figlio minorenne, il limite di reddito sarà dato dalla moltiplicazione di 6.000 euro per 1 (valore della scala di equivalenza per il primo componente), aumentato di 0,4 per la moglie e di 0,2 per il figlio minore. Avremo, quindi, una soglia pari a 9.600 euro annui (6.000*1,6). Soglia massima di reddito del nucleo familiare = 6.000 * parametro corrispondente della scala di equivalenza Per arrivare alla determinazione dell’importo annuo del reddito di cittadinanza di cui il nucleo familiare potrà beneficiare si dovrà sottrarre dalla soglia massima, ottenuta con il calcolo di cui sopra, il proprio reddito. L’importo mensile sarà determinato dividendo per 12 l’importo così determinato. Rdc = (soglia massima del reddito familiare – reddito familiare)/12 Nel caso in cui si abbia diritto agli incrementi, qualora il nucleo familiare risieda in un’abitazione in locazione o acquistata o costruita grazie ad un contratto di mutuo, si dovrà aggiungere detto incremento all’importo calcolato, per importi massimi pari, nel primo caso, a 3.360 euro annui (280 euro mensili) e, nel secondo caso, a 1.800 euro annui (150 euro mensili). Rdc = [(soglia massima del reddito familiare – reddito familiare)] + incremento per locazione /12 Oppure Rdc = [(soglia massima del reddito familiare – reddito familiare)] + incremento per mutuo /12 Esempio 1 Un nucleo familiare composto da un solo componente avrà diritto ad un beneficio fino ad un importo annuale massimo di 6.000 euro, corrispondente a 500 euro mensili. Qualora sia residente in un’abitazione in locazione avrà un incremento fino a massimo 280 euro mensili, mentre l’incremento sarà pari a massimo 150 euro in caso di contratto di mutuo, per un totale annuo massimo pari a rispettivamente a 9.360 o 7.500 euro. Esempio 2 Un nucleo familiare composto da 2 adulti e 2 figli, di cui uno maggiorenne e uno minorenne, avrà un beneficio massimo annuale pari a: 6.000*(1+0,4+0,4+0,2) = 12.000 euro L’importo massimo mensile sarà quindi pari a 1.000 euro. In caso di abitazione in locazione, il beneficio massimo annuale sarà pari a: 12.000 + 3.360 = 15.360 euro (1.280 euro mensili) In caso di contratto di mutuo, il beneficio massimo annuale sarà pari a: 12.000 + 1.800 = 13.800 euro (1.150 euro mensili) Esempio 3 Un nucleo familiare composto da 1 adulto e 2 componenti minorenni, avrà un beneficio massimo annuale pari a: 6.000*(1+0,2+0,2) = 8.400 euro L’importo massimo mensile sarà quindi pari a 700 euro. In caso di abitazione in locazione, il beneficio massimo annuale sarà pari a: 8.400 + 3.360 = 11.760 euro (980 euro mensili) In caso di contratto di mutuo, il beneficio massimo annuale sarà pari a: 8. 400 + 1.800 = 10.200 euro (850 euro mensili) Tabella della Presidenza del Consiglio dei Ministri