Prosegue in Aula al Senato l’esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, incardinato, nella seduta di lunedì 25 febbraio, con le relazioni delle senatrici Catalfo e Nisini. L’INPS con specifica nota smentisce poi che vi sia alcun ritardo nella predisposizione delle procedure per il reddito di cittadinanza, che anzi si stanno ultimando in anticipo rispetto ai tempi programmati. Si sottolinea infatti come sono state già realizzate le procedure informatiche che consentiranno la ricezione delle domande dal 6 marzo e che l'Istituto sarà in grado di trasmettere a Poste il flusso degli ordinativi di accreditamento sulle carte Rdc già dal 15 aprile. Le norme anti furbetti Procedendo alla disamina degli emendamenti approvati dal Senato sono stati confermati i correttivi che prevede l'esplicitazione che i requisiti di residenza e soggiorno per il diritto al RdC devono concorrere cumulativamente, la norma anti-furbetti in caso di divorzio o separazione, l'obbligo di certificazione dallo Stato estero in caso di stranieri extra-Ue e lo stop per 12 mesi al Rdc per il singolo componente il nucleo familiare in caso di dimissioni volontarie. E’ stata poi approvata la disposizione in base alla quale Guardia di Finanza potrà accedere al Sistema Informativo del reddito di cittadinanza. Con altro emendamento si consente all'ispettorato del lavoro l'accesso alle banche dati dell'INPS. Le misure sulla privacy E’ stato ancora approvato l’emendamento che recepisce le obiezioni formulate dal Garante per la protezione dei dati personali in virtù del quale potrà verificarsi l'ammontare complessivo delle spese effettuate con la carta del Reddito di Cittadinanza e non anche le singole spese effettuate. Il Ministero del Lavoro e quello dell'Economia, sentito il Garante per la privacy, stabiliranno entro tre mesi le modalità con cui "mediante il monitoraggio dei soli importi complessivamente spesi e prelevati sulla Carta Rdc, si verifica la fruizione del beneficio. I dati personali dei beneficiari del reddito di cittadinanza inseriti nelle piattaforme informatiche saranno poi maggiormente tutelati sul fronte della privacy. In base ad un emendamento del Governo in luogo di Siulp e Siuss, il Sistema informativo unitario delle politiche del lavoro per il coordinamento dei centri per l'impiego in capo all'ANPAL e il Sistema informativo unitario dei servizi sociali in capo al Ministero del lavoro, viene istituito un unico Sistema informativo per il reddito di cittadinanza, nel cui ambito operano due piattaforme. Le due piattaforme rappresentano strumenti per rendere disponibili le informazioni alle amministrazioni centrali e ai servizi territoriali coinvolti, nel rispetto dei principi di minimizzazione, integrità e riservatezza dei dati personali. A tal fine, con decreto del Ministero del lavoro, sentito l'ANPAL e il Garante per la privacy, da adottarsi entro 60 giorni dall'entrata in vigore del decreto, è predisposto un piano tecnico di attivazione e interoperabilità delle piattaforme e sono individuate misure appropriate e specifiche a tutela degli interessati, nonché modalità di accesso selettivo alle informazioni necessarie per il perseguimento di specifiche finalità e adeguati tempi di conservazioni dei dati.