Con interrogazione a risposta immediata presso la Commissione Finanze della Camera dei Deputati sono stati forniti chiarimenti sulle agevolazioni fiscali per il rientro degli italiani residenti all'estero. Gli Onorevoli hanno chiesto di sapere se, al fine di valutare gli effetti dei regimi fiscali volti ad attrarre risorse umane nel Paese, il Ministro intenda fornire un quadro complessivo degli effetti delle misure in vigore, considerando i quesiti esposti in premessa, anche al fine di prevedere una differenziazione che potenzi il vantaggio per i soggetti che trasferiscono la residenza nelle regioni del Mezzogiorno. In attuazione dell'articolo 9 comma 1, lettere g), h) e i) della legge 9 agosto 2023, n. 111 recante la delega per la riforma fiscale, sarà delineata una nuova disciplina fiscale volta, tra l'altro, a razionalizzare gli incentivi alle imprese nonché rivedere la fiscalità di vantaggio, in coerenza con la disciplina europea in materia di aiuti di Stato favorendo altresì lo sviluppo economico del Mezzogiorno e la riduzione del divario territoriale. In questa cornice è prevista una revisione della disciplina della tassazione agevolata per I cosiddetti impatriati titolari di redditi di lavoro dipendente, di redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente e di redditi di lavoro autonomo. Al fine di una più corretta stima dei beneficiari dei regimi agevolativi elencati, sono state presentate delle tabelle riguardanti la distribuzione dei soggetti e del relativo reddito lordo suddivisi per regione e per attività ATECO distinguendo, per gli impatriati, a seconda del tipo di reddito percepito.