Adempimento spontaneo per i tributi locali, al lavoro sulla norma per spingere la compliance e attuare la legge delega fiscale. Mentre per la web tax si valutano modifiche in mancanza di un accordo multilaterale a livello Ocse a giugno. È la risposta del ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti durante il question time tenutosi ieri in commissione finanze alla Camera. La questione sulla possibilità per i comuni di varare una pace sulle tasse locali è stata presentata in commissione da Antonio D’Alessio (Az) che ha evidenziato la distonia “tra la disciplina delle sanzioni applicabili ai tributi locali e quella sui tributi erariali nelle ipotesi di omesso o tardivo versamento e di omessa o infedele dichiarazione”. E in conclusione D’Alessio ha chiesto al ministro “se si ritenga promuovere iniziative volte a modificare la disciplina vigente per consentire una riappacificazione tra enti locali e contribuenti”. Giorgetti ha quindi preso la parola e facendo riferimento alla riforma fiscale (legge numero 111/2023) ha ricordato che nella legge delega si prevede, tra i principi e i criteri direttivi per la revisione del sistema fiscale dei comuni, delle città metropolitane e delle province, anche la “semplificazione degli adempimenti dichiarativi e delle modalità di versamento a carico dei contribuenti, estendendo la possibilità di adempiere mediante compensazione, con facoltà di introdurre forme di cooperazione che privilegiano l'adempimento spontaneo, con sistemi premiali di riduzione delle sanzioni”. Pertanto, conclude il ministro, “sono in corso gli approfondimenti istruttori preordinati alla predisposizione di una proposta normativa diretta a consentire agli enti locali di introdurre istituti che favoriscano l’adempimento spontaneo del contribuente, come il controllo formale e l’avviso bonario”. Il ministro, durante il question time, è anche intervenuto in merito alla web tax. Interrogato da Riccardo Molinari (Lega) Giorgetti ha chiarito che la decisione su una possibile uniforme tassazione delle grandi multinazionali, incluse quelle digitali, dipenderà dal raggiungimento o meno di un accordo complessivo a livello Ocse. Quindi nel caso non si raggiungesse l’accordo multilaterale entro giugno “il governo potrà valutare come modificare l’imposta domestica sui servizi digitali tenendo conto del quadro dei rapporti internazionali”. Tra le altre questioni affrontate in commissione c’è anche la tassa sugli extraprofitti delle banche e il Btp valore. Sulla prima il ministro ha sottolineato che “l'introduzione di contributi straordinari sugli extraprofitti richiedono un attento studio per non incorrere nella scure della Corte Costituzionale”. Mentre sul btp valore, in risposta a Maurizio Lupi (Noi moderati) in merito alla campagna informativa relativa all'emissione il ministro Giorgetti spiega: “L'acquisto di titoli di Stato è appetibile, accessibile e sicuro, aspetti difficilmente confutabili su cui si è basata la campagna informativa, incluso lo spot oggetto dell'interrogazione".