Scritture contabili: se tenute con sistemi meccanografici vanno stampate immediatamente e alla presenza dei verificatori fiscali

La tenuta delle scritture contabili e dei relativi registri deve essere effettuata nella sede del contribuente, su supporto cartaceo, o con sistemi meccanografici. L’equipollenza della seconda opzione rispetto alla prima chiarisce la Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 16253 depositata il 18 giugno 2019 è legata alla condizione che alla richiesta di visualizzazione da parte dei verificatori, i dati contenuti vengano stampati immediatamente ed in loro presenza. IL FATTO L’Agenzia delle Entrate notificava ad una società un atto di contestazione, a mezzo del quale irrogava delle sanzioni per il p.i. 1999, in seguito alla mancata registrazione di fatture emesse nel registro IVA. Il provvedimento era immediatamente impugnato innanzi alla Commissione tributaria provinciale che ne accoglieva le doglianze. La decisione veniva confermata anche dai giudici di appello, i quali rilevavano che i dati relativi alle operazioni in esame erano memorizzati su appositi supporti informatici, non presenti nella sede di verifica, per cui i dati rilevanti potevano essere stampati in un secondo momento. Si trattava quindi di mere irregolarità formali insuscettibili di sostenere la pretesa del Fisco. Avverso la predetta sentenza l’Agenzia delle Entrate ricorreva in Cassazione per ottenerne l’annullamento. LA DECISIONE DELLA CORTE DI CASSAZIONE La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso dell’Agenzia delle Entrate, cassando la sentenza e decidendo nel merito. I giudici di legittimità, richiamando le disposizioni normative che regolano la materia (legge 489/1994 e successive modifiche) asseriscono che la tenuta di qualsiasi registro contabile con sistemi meccanografici è considerata regolare in caso di mancata trascrizione su supporto cartaceo, ma alla condizione che nell’ipotesi di verifiche fiscali gli stessi oltre ad essere aggiornati, debbano essere stampati contestualmente alla richiesta avanzata dagli organi competenti ed in loro presenza. Inoltre prosegue la Corte, la tenuta delle scritture contabili di regola deve essere effettuata presso la sede del contribuente; tuttavia è consentita una dislocazione delle stesse presso altri soggetti previa relativa specifica attestazione da parte di questi ultimi. Nel caso di specie, la contribuente pur non opponendosi alla stampa dei dati richiesti dai verificatori, rappresentava l’impossibilità di soddisfare detta richiesta nell’immediato in quanto i supporti magnetici non erano in sede, senza averne dato atto in precedenza. Da qui l’accoglimento del ricorso dell’Agenzia delle Entrate.

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L'equivalenza delle registrazioni meccanografiche alle cartacee presuppone necessariamente la stampa contestualmente alla richiesta avanzata dagli organi competenti e in loro presenza

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