Sequestro preventivo possibile anche per la società fallita

Sì al sequestro preventivo per reati tributari nonostante il fallimento della società contribuente. L'avvio della procedura concorsuale non impedisce di adottare o mantenere il provvedimento cautelare finalizzato alla confisca, che è obbligatoria, sui beni attratti alla massa fallimentare. Il vincolo di natura penale prevale sui diritti dei creditori perché i beni restano nella titolarità del fallito e non passano al curatore: bisogna quindi sottrarli all'insolvente; vince, l'interesse dello Stato a impedire che sia ulteriormente utilizzato un bene che risulta “pericoloso” in modo oggettivo e intrinseco. Così le Sezioni unite penali della Corte di Cassazione con la sentenza n. 40797 depositata il 6 ottobre 2023, che contiene le motivazioni dell'informazione provvisoria n. 8/2023. Bocciato il ricorso proposto dalla curatela della snc fallita, che non deduce condizioni che impediscono la confisca dei beni. Prevale l'orientamento espresso dalla sentenza n. 5255/23: è escluso che lo spossessamento della società che ha debiti verso l'erario impedisca il sequestro di beni della massa fallimentare. E ciò perché il debitore ne conserva la titolarità fino alla vendita concorsuale, nonostante siano vincolati dalla procedura a garanzia dei creditori. Il curatore, dal canto suo, non può disporre dei beni che costituiscono l'attivo della massa fallimentare: il loro valore rappresenta il profitto del reato e quindi devono essere sottratti alla liquidazione giudiziale proprio per evitare che nella vendita fallimentare sia commercializzato un bene che costituisce il frutto di un illecito penale. In base all'articolo 12-bis del dlgs 74/2000 non può scattare la confisca su beni che appartengono a terzi estranei al reato e che pure ne costituiscono il profitto o il prezzo. Ma la condizione «dell'appartenenza a terzi» che impedisce l'ablazione non si realizza perché dopo la dichiarazione di fallimento la titolarità dei beni resta in capo al fallito fino al momento della vendita concorsuale per i beni o del riparto dell'attivo per il denaro. La disciplina unitaria sulla prevalenza del sequestro sulla dichiarazione di liquidazione giudiziale è operativa dal 15 luglio 2022, data dell'entrata in vigore dell'articolo 317 Cci. E lo strumento penalistico prevale anche se il tribunale “fallimentare” emette provvedimenti cautelari per assicurare provvisoriamente gli effetti della sentenza che avvia la liquidazione giudiziale.

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Sequestro preventivo possibile anche per la società fallita

Per le Sezioni Unite della Cassazione l'avvio della procedura fallimentare non preclude il provvedimento di sequestro preventivo finalizzato alla confisca

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