Assumere un lavoratore domestico per la cura di anziani, malati e non autosufficienti costa di meno. Una delle misure contenute nel decreto PNRR (D.L. n. 19 del 2024) ha introdotto lo sgravio totale dai contributi previdenziali entro il limite massimo pari a 3.000 euro annui, da riparametrare su base trimestrale. Il beneficio spetta unicamente in caso di assunzione con contratto a tempo indeterminato o stabilizzazione di un contratto a termine già in essere. Quanto può risparmiare il datore di lavoro? Chi Sono agevolate a partire da quest’anno le prestazioni di lavoro consistenti nella cura e nell’assistenza in favore delle persone anziane non autosufficienti. E’ stato infatti introdotto dal decreto PNRR (D.L. n. 19/2024) lo sgravio totale sulla contribuzione dovuta per i rapporti di lavoro domestico finanziato dal Programma Nazionale Giovani, Donne e Lavoro 2021-2027 e fino al 31 dicembre 2025. Lo sgravio spetta in caso di assunzioni o trasformazioni a tempo indeterminato di contratti di lavoro domestico con mansioni di assistente a soggetti anziani, con una età anagrafica di almeno ottanta anni, titolari dell’indennità di accompagnamento. Per poter godere dell’esonero il datore di lavoro destinatario della prestazione deve: - avere almeno 80 anni di età; - essere percettore di indennità di accompagnamento; - possedere un valore dell'indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) per le prestazioni agevolate di natura sociosanitaria in corso di validità, non superiore a euro 6.000. Attenzione Il beneficio non spetta nel caso in cui tra il medesimo lavoratore e il medesimo datore di lavoro o persona del suo nucleo familiare sia cessato un rapporto di lavoro domestico con mansioni di assistente a soggetti anziani da meno di sei mesi, nonché in caso di assunzione di parenti o affini. In presenza di vincoli di coniugio, parentela od affinità, lo sgravio spetta con riferimento alle attività di: 1) assistenza degli invalidi di guerra civili e militari, invalidi per causa di servizio, invalidi del lavoro, fruenti dell'indennità di accompagnamento prevista dalle disposizioni che regolano la materia; 2) assistenza dei mutilati ed invalidi civili fruenti delle provvidenze di cui alla legge 30 marzo 1971, n. 118, o che siano esclusi da dette provvidenze per motivi attinenti alle loro condizioni economiche e non al grado di menomazione; 3) assistenza dei ciechi civili fruenti del particolare trattamento di pensione previsto dalla legge 10 febbraio 1962, n. 66, e successive modifiche ed integrazioni o che ne avrebbero diritto qualora non fossero titolari di un reddito superiore ai limiti stabiliti dalle disposizioni che disciplinano la materia; 4) prestazioni di opere nei confronti dei sacerdoti secolari di culto cattolico; 5) prestazioni di servizi diretti e personali nei confronti dei componenti le comunità religiose o militari di tipo familiare. Cosa Il beneficio spetta per un periodo massimo pari a 24 mesi sul totale dei complessivi contributi previdenziali ed assicurativi a carico del datore di lavoro domestico, entro il limite massimo di importo pari a 3.000 euro annui. Attenzione Il beneficio è da riparametrare e applicare su base trimestrale: 750 euro per ciascun trimestre, ferma restando l'aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche. Come Le istruzioni applicative e contabili saranno dettate da interventi di prassi ancora da emanare. Quando La misura è prevista esclusivamente per le assunzioni stabili operate nel 2024 o nel 2025 ed ha una durata di 24 mesi. Attenzione Nel rispetto dei limiti temporali, l’esonero spetta fino ad esaurimento delle risorse finanziarie stanziate pari a: - 10 milioni di euro per l'anno 2024; - 39,9 milioni di euro per l'anno 2025; - 58,8 milioni di euro per l'anno 2026; - 27,9 milioni di euro per l'anno 2027; - 0,6 milioni di euro per l'anno 2028. Calcola il risparmio Ipotesi di assunzione lavoratore domestico in possesso dei requisiti professionali per assistenza agli anziani, a tempo pieno ed indeterminato. Retribuzione 9,03 euro l’ora Risparmio % Dai dati esposti nell’esempio di calcolo su un periodo annuale, è possibile evincere che lo sgravio totale per il rapporto di lavoro domestico consente di abbattere il costo del lavoro annuale nella misura del 10%. Nessuna agevolazione Sgravio totale Retribuzione lorda mensile 1.565,20 euro 1.565,20 euro Contribuzione INPS mensile 164,66 euro 0 Totale costo del lavoro annuale 1.729,86 37.479 Risparmio % 10%