Assonime ha pubblicato la circolare n. 15 del 23 maggio 2023 in tema di SIIQ residenti e REIT UE/SEE. Il documento esamina le risposte ad interpello n. 60/2023 e n.61/2023 dell’Agenzia delle entrate riguardanti il regime speciale di esenzione riconosciuto, ai fini IRES e IRAP, alle Società di Investimento Immobiliari Quotate (SIIQ) e alle Società di Investimento Immobiliari non Quotate (SIINQ). Tali documenti di prassi hanno mostrato alcune criticità del regime nei confronti degli analoghi veicoli di investimento immobiliari residenti in altri Paesi dell’Unione e dello Spazio Economico Europe (SEE) Con riferimento alle SIIQ/SIINQ, occorre evidenziare che sono trattate come soggetti fiscalmente trasparenti, sottoposti ad un regime di neutralità fiscale analogo a quello degli altri veicoli di investimento immobiliari (Fondi immobiliari e SICAF). In realtà, tale trattamento non rappresenta un’agevolazione quanto un assetto di natura sistematica che per evitare la doppia imposizione viene riconosciuto a strutture di investimento che sono destinate ad un azionariato diffuso o alla gestione collettiva del risparmio. Si caratterizzano per la loro idoneità a rappresentare gli interessi di una pluralità di investitori ai quali viene consentito di operare avvalendosi di professionisti del settore pur continuando a sopportare lo stesso peso fiscale che avrebbero dovuto sostenere ove avessero effettuato un investimento diretto nei medesimi asset sottostanti. Nello specifico, con tali regime si vogliono attrarre quote importanti di investimenti cross border con quindi l’obiettivo di allargare il mercato interno, al fine di renderlo più liquid, a favore anche degli operatori domestici. Ovviamente, la disciplina delle SIIQ/SIINQ dipende anche dal superamento di alcune lacune normative che i documenti di prassi dell’Agenzia delle entrate hanno reso evidenti. Nello specifico, a causa della sussistenza di asimmetrie di trattamento, i Real Estate Investment Trusts (REITs) UE/SEE, con caratteristiche equivalenti a quelle delle SIIQ/SIINQ residenti in Italia, non hanno la possibilità di operare nel territorio nazionale attraverso le medesime modalità di business. Ciò ovviamente crea problemi di compatibilità con il diritto dell’Unione e, soprattutto, di attrattività complessiva del sistema. Per tale ragione Assonime, con la circolare, ritiene importante un intervento di revisione normativa che consenta di superare, a vantaggio dei REITs UE/SEE, le attuali asimmetrie di trattamento e che potrebbe prevedere per questi stessi veicoli un onere di quotazione secondaria nel mercato borsistico interno.