Social commerce: ecco come i trend influenzano i consumi

I social network stanno acquisendo un ruolo sempre più importante nella società odierna, ed è facile capirne i motivi. Vengono infatti utilizzati soprattutto per modificare il comportamento d’acquisto delle persone, e dunque per influenzare i consumi. Questo fenomeno viene etichettato social commerce, e attualmente rappresenta uno dei modelli di business potenzialmente più importanti e remunerativi nel settore del digitale. Vediamo dunque di approfondire questo tema.

Cos’è e come funziona il social commerce?

Il social commerce è un vero e proprio business, che si basa sostanzialmente su un modello comunicativo particolare. I social media, infatti, vengono sfruttati per modificare i comportamenti d’acquisto e per lanciare nuovi trend, influenzando come detto le decisioni dei consumatori. Oggi possiamo scoprire diversi esempi concreti, come ad esempio TikTok, che viene sempre più spesso sfruttato per fare business e per la vendita di prodotti fisici o digitali. Se si hanno le competenze giuste, i social odierni possono essere trasformati in veri e propri shop digitali, ed è da qui che proviene la definizione “social commerce”.

Si evince che queste interazioni non sono frutto del caso. Per ottenere dei risultati, come già detto, è fondamentale possedere una giusta formazione. A tal proposito, è possibile specializzarsi con dei master in comunicazione digitale, così da apprendere al meglio tutte le sfaccettature di questo nuovo modo di esprimersi attraverso i social. Non a caso, bisogna avere delle determinate capacità per riuscire in questa missione: è infatti necessario avere una buona conoscenza delle regole e degli algoritmi di ogni piattaforma, per non parlare dell’esigenza di creare contenuti attraenti, e di pubblicare continuamente, per soddisfare la “fame” della propria fanbase. Infine, più il racconto riesce a divertire o a coinvolgere, più aumentano le possibilità di vendita e di conversione in generale.

Arriva il bollino blu per le aziende in ambito digital marketing

Fino a questo momento, chi ha avuto la necessità di digitalizzare il proprio business ha dovuto per forza di cose affidarsi quasi al caso, o al passaparola. Allo stesso tempo, molti professionisti del digital da anni lamentano l’assenza di certificazioni riconosciute per poter separare gli esperti dagli improvvisati. Ebbene, pare che ora il registro sia destinato a cambiare.

Nello specifico, una partnership tra Qualifier e Iab Italia ha creato un sistema che permetterà di avere una vera e propria certificazione, ovvero l’assegnazione di uno speciale bollino blu. Inoltre, la certificazione coprirà diverse aree riguardanti il digitale, dal marketing fino ad arrivare alla gestione dei social media e alla produzione di contenuti. Il test prevede in totale 60 domande, capaci di coprire ogni ambito possibile. Inoltre, le agenzie che supereranno il test verranno inserite in un database liberamente consultabile dalle aziende, così da semplificare il reperimento di un vero professionista del settore.