Tax credit imprese turistiche: istituito il codice tributo

Consente la fruizione in compensazione dello sconto fiscale, da parte dei beneficiari originari e anche degli eventuali cessionari, tramite la delega di pagamento unificato, modello F24

Con la risoluzione n. 73/E del 20 dicembre 2023, l’Agenzia delle entrate ha istituito il codice tributo necessario per l’utilizzo in compensazione del credito d’imposta concesso alle imprese turistiche dal Pnrr (articolo 1, Dl n. 152/2021), pari all’80% delle spese sostenute, fino al 31 dicembre 2024, per interventi sia edilizi, di efficienza energetica, di eliminazione delle barriere architettoniche, che di digitalizzazione.
Tale credito, che fa parte di un pacchetto di misure agevolative previste per l’intero settore turistico, è cedibile, solo per intero, e, anche in questo caso, è usufruito dal cessionario con le stesse modalità con le quali sarebbe stato utilizzato dal cedente, vale a dire in compensazione.

Detto ciò, per consentire l’utilizzo in compensazione dello sconto fiscale, da parte dei beneficiari originari e degli eventuali cessionari, tramite modello F24 da presentare esclusivamente attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate, è istituito il codice tributo “7059”, denominato “Credito d’imposta a favore delle imprese turistiche di cui all’articolo 1, comma 1, del decreto-legge 6 novembre 2021, n. 152”.

Compilazione del modello F24

Nel modello di pagamento, va sistemato nella sezione “Erario”, in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a credito compensati”, ovvero, nei casi in cui il contribuente debba procedere al riversamento dell’agevolazione, nella colonna “importi a debito versati”. Il campo “anno di riferimento” è valorizzato con l’anno a cui si riferisce il credito nel formato “AAAA”, indicato nel cassetto fiscale.

La risoluzione, inoltre, ricorda che il ministero del Turismo, in base alla norma (articolo 1, comma 8, Pnrr) è tenuto a comunicare telematicamente all’Agenzia delle entrate l’elenco degli ammessi al beneficio e l’importo del credito concesso, nonché le eventuali variazioni e revoche.
A questo proposito, l’Amministrazione, al momento dell’elaborazione dei modelli F24 presentati dai contribuenti, effettua controlli automatizzati per verificare che l’ammontare del credito d’imposta utilizzato in compensazione non ecceda quello indicato nell’elenco dei beneficiari trasmesso dal ministero del Turismo, ovvero l’importo disponibile per ciascun cessionario, tenendo conto anche delle eventuali variazioni e revoche trasmesse dallo stesso ministero, pena lo scarto del modello F24.