Un anno in crescita per le entrate tributarie del 2018
Pur in presenza di norme che hanno determinato la riduzione dell’aliquota Ires, l’applicazione di superammortamento e iperammortamento, il gettito è caratterizzato dal segno +
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Imposte dirette
L’importo complessivo delle imposte dirette ammonta a 247.631 milioni di euro, con un incremento di 2.011 milioni (pari a +0,8%) rispetto al 2018. Tale crescita è dovuta, in particolare, alle ritenute Irpef da lavoro dipendente e da pensione, con un aumento complessivo di 5.537 milioni di euro (+3,8%); questo dato è determinato dalla crescita dell’occupazione (+ 0,9%), dall’aumento delle retribuzioni lorde pro-capite, che sono aumentate dell’1,7%, e dalla dinamica dei redditi da lavoro dipendente, cresciuti del 3,3%.
Per quanto riguarda, invece, l’andamento dell’autoliquidazione Irpef occorre registrare un decremento di -744 milioni di euro (pari a -3,5%), dovuto essenzialmente ai minori versamenti a saldo (-571 milioni di euro, -9,2%).
L’imposta sul reddito delle società evidenzia una flessione del gettito del 7,2% determinata dagli effetti finanziari derivanti dalla riduzione dell’aliquota Ires dal 27,5% al 24% e dagli esiti dell’applicazione di superammortamento e iperammortamento.
La diminuzione delle entrate in conto capitale derivanti dall’emersione delle attività finanziarie e patrimoniali detenute all’estero (-692 milioni di euro, pari a -72,4%) è stata la causa principale della riduzione del gettito delle altre imposte pari a -930 milioni di euro equivalenti a -8,7%,
Andamento positivo, invece, per la cedolare secca sugli affitti che ha segnato un gettito di 2.790 milioni di euro (+227 milioni, pari a +8,9%), per l’imposta sostitutiva per la rideterminazione dei valori di acquisto delle partecipazioni non negative con un gettito di 1.281 milioni di euro (+331 milioni, pari a +34,8%) e per l’imposta sostitutiva sul valore dell’attivo dei fondi pensione che ha registrato un’entrata di 930 milioni di euro ( +260 milioni pari a +38,8%).
Imposte indirette
Il contributo delle imposte indirette all’incasso del 2018 ammonta a 215.665 milioni di euro, con un incremento di 5.641 milioni (+2,7%).
La parte del leone spetta al gettito dell’Iva (+3.859 milioni di euro, +3,0%), in particolare per quanto riguarda la componente sugli scambi interni, pari a +3.018 milioni di euro.
L’Iva versata sulle importazioni di oli minerali rappresenta oltre il 30 % del gettito totale.
Il gettito Iva sugli scambi interni cresce del 2,6% rispetto al 2017; questo andamento è dovuto all’ampliamento della platea dei contribuenti soggetti all’applicazione dello split payment che è stato esteso alle operazioni – per le quali è emessa fattura a partire dal 1° luglio 2017 – effettuate nei confronti di tutte le pubbliche amministrazioni, delle società controllate da pubbliche amministrazioni centrali e locali, nonché delle società quotate incluse nell’indice Ftse Mib.
Il gettito dell’Iva sulle importazioni registra un aumento complessivo di 841 milioni di euro (+6,3). L’imposta sulle assicurazioni ha segnato un incremento del 19,9% determinato dall’aumento della misura dell’acconto dal 40% al 58%.
Per quanto riguarda, infine, le imposte sulle transazioni si registrano piccole flessioni delle tasse e delle imposte ipotecarie (-18 milioni di euro, -1,1%) e dei diritti catastali e di scritturato (-2 milioni di euro, -0,3), e ,di contro, si evidenziano significativi incrementi dell’imposta di bollo (+642 milioni di euro, +10,1%) e dell’imposta di registro (+205 milioni di euro, +4,2%), che in parte riflettono il buon andamento del mercato immobiliare registrato nel corso del 2018.
Entrate da giochi
Le entrate derivanti dai giochi assicurano, nel 2018, 14.552 milioni di euro con un andamento positivo pari a 534 milioni (+3,8%).
Entrate da accertamento e controllo
Le entrate derivanti dall’attività di accertamento e controllo sono pari a 12.182 milioni di euro (-734 milioni, -5,7%) di cui: 6.170 milioni di euro (-1.060 milioni, -14,7%) sono dovuti ai ruoli riguardanti le imposte dirette e 6.012 milioni di euro (+327 milioni, +5,7%) a quelli delle imposte indirette. Il risultato negativo si concentra nel periodo agosto-dicembre che è stato condizionato dalle consistenti entrate, affluite nell’anno 2017, derivanti dalla “rottamazione delle cartelle esattoriali”.
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