L’emergenza sanitaria da coronavirus che interessa l’Italia, ma anche l’Europa e altri continenti, lascerà un segno indelebile. La BCE e l’Europa intera dovranno moltiplicare le energie per uscire da una situazione economica paragonabile a un dopoguerra. Sarà necessario attendere probabilmente la fine del mese di maggio per comprendere gli effetti, che rischiano di essere devastanti. Le indicazioni provengono dalla Corte dei Conti , che è recentemente intervenuta prendendo anche posizione sui primi e recenti interventi del Governo messi in campo con il decreto Cura Italia (D.L. n. 18/2020). Gli avvisi bonari Si è avviato l’iter di conversione in legge del D.L. n. 18/2020 (Atto Senato n. 1766) e sono stati presentati numerosi emendamenti presso le competenti Commissioni del Senato. Il numero delle proposte di modifica che saranno accolte dovrebbe però essere limitato. Tuttavia, buona parte degli interventi riguarda l’estensione del perimento della sospensione dei tributi. Numerosi emendamenti hanno interessato la sospensione degli avvisi bonari che pure, nel periodo immediatamente precedente all’approvazione del decreto, è stata chiesta a più riprese dalle categorie economiche. Si tratta di una mancanza grave del decreto, che non ne ha previsto la sospensione. Ciò soprattutto se si considera che, nell’ipotesi di mancato pagamento, seguirà la notifica della cartella di pagamento, con l’irrogazione delle sanzioni del 30% anziché del 10% e, laddove il mancato pagamento si protraesse, inizieranno le azioni esecutive. La mancanza è stata rilevata anche dalla Corte dei Conti. Secondo quanto affermato dalla magistratura contabile, la scelta di non bloccare anche i pagamenti connessi alla liquidazione delle dichiarazioni, risulta poco comprensibile. Infatti, tali atti comportano oneri finanziari per i contribuenti poco compatibili con la gravità dell’emergenza economica in atto. La struttura delle disposizioni sospensive La Corte dei Conti ha tra l’altro criticato fortemente la “struttura” delle disposizioni che disciplinano la sospensione dei tributi. L’osservazione ha riguardato l’estrema complessità del quadro normativo, di riferimento di “non agevole ricomposizione”. Il decreto Cura Italia è tale da poter ingenerare dubbi ed errori nei contribuenti. La sospensione dei pagamenti dei tributi è disciplinata da una serie di provvedimenti che si accavallano l’uno con l’altro. Il D.L. n. 18/2020 si è sovrapposto al D.L. n. 9/2020. Inoltre, precedentemente con diversi D.P.C.M. sono stati sospesi i versamenti tributari nella zona rossa iniziale composta da un numero limitato di comuni della Lombardia. Ne è conseguito un sistema di sospensioni selettivo collegato alla residenza, alla sede legale, alla sede operativa, alle dimensioni dei contribuenti e anche al settore economico. In alcuni casi anche il periodo temporale interessato è diverso. Ad esempio Per un’agenzia di viaggi, una struttura alberghiera o una palestra il periodo di sospensione è compreso tra il 2 marzo e il 30 aprile 2020. All’interno di tale arco temporale sono sospesi i versamenti delle ritenute operate sulle retribuzioni di lavoro dipendente e dei contributi previdenziali. Invece, la sospensione dell’IVA interessa esclusivamente la scadenza del 16 marzo 2020, oramai spirata. Invece, per le altre attività economiche, non indicate dall’art. 8 del D.L. n. 9/2020 la sospensione delle ritenute e dei contributi riguarda un arco temporale più limitato. In particolare, sono sospese le medesime ritenute e i contributi nel periodo compreso tra l’8 marzo e il 31 marzo 2020. Conseguentemente, gli operatori dovranno presentarsi alla cassa e versare le somme dovute relativamente alla scadenza del 16 aprile prossimo. Tuttavia, e si tratta di un’altra deroga, se l’ammontare dei ricavi conseguiti nel periodo d’imposta 2019, o dei compensi percepiti nello stesso periodo, avesse superato il limite di 2 milioni di euro, non troverà applicazione neppure questa sospensione. È questo il quadro normativo estremamente frammentato a cui fa riferimento alla Corte dei Conti che non rende agevole il compito degli operatori in una situazione in cui la gravità è senza precedenti.