Vitto e alloggio ai collaboratori di strutture ricettive: trasmissione telematica dei corrispettivi

Alla luce dell’esonero dall'obbligo di trasmissione telematica dei corrispettivi per il servizio mensa offerto ai dipendenti, con l’interrogazione n. 5-03675 si chiede di sapere se la stessa esenzione può trovare applicazione anche in caso di strutture ricettive e aziende di ristorazione che offrano ai propri collaboratori il servizio di vitto/alloggio a fronte di un importo forfetario. Nella circolare n. 3/E del 21 febbraio 2020 in tema di certificazione dei corrispettivi giornalieri, l'Agenzia delle Entrate ha chiarito quali siano le regole generali e le relative eccezioni. Tali regole generali prevedono l'obbligo di memorizzazione elettronica ed invio telematico dei dati dei corrispettivi giornalieri all'Amministrazione finanziaria con le eccezioni individuate nel D.M. 10 maggio 2019, come modificato dal successivo D.M. 24 dicembre 2019. Tra queste eccezioni rientrano le attività comunque escluse dall'obbligo di certificazione in base all'art. 2, D.P.R. n. 696/1996, nonché quelle marginali rispetto alle stesse (cfr. Agenzia delle Entrate, risposta a interpello n. 159/2019). Tuttavia, la fattispecie astratta oggetto di interrogazione integra un caso diverso: il servizio di vitto/alloggio offerto ai collaboratori, infatti, rientra nell'attività principale del soggetto passivo d'imposta e, quindi, non è marginale. Nel caso in esame troveranno quindi applicazione le regole ordinarie che prevedono l'assoggettamento all'aliquota IVA propria dell'attività di ristorazione/alloggio e la certificazione mediante memorizzazione elettronica ed invio telematico dei corrispettivi.

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Niente esenzione in caso di strutture ricettive e aziende di ristorazione che offrano ai propri collaboratori il servizio di vitto/alloggio a fronte di un importo forfetario

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