Zfu Centro Italia: codice tributo per fruire delle agevolazioni 2023

La legge di Bilancio 2023 ha esteso, anche all’anno in corso, i benefici riconosciuti a imprese e professionisti appartenenti alle regioni colpite dagli eventi sismici del 2016

Con la risoluzione n. 31/E del 22 giugno 2023, l’Agenzia delle Entrate ha istituito il codice tributo “Z166” – denominato “ZFU CENTRO ITALIA – Agevolazioni alle imprese e ai titolari di reddito da lavoro autonomo per riduzione versamenti (anno 2023) – art. 1, comma 746, della legge 29 dicembre 2022, n. 197” per poter fruire anche nel 2023 delle agevolazioni fiscali concesse con i precedenti bandi.

A favore dei comuni delle regioni Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo colpiti dagli eventi sismici 2026, l’ultima legge di Bilancio (articolo 1, comma 746, della legge n. 197/2022) ha disposto la proroga per l’anno 2023 del periodo di fruizione delle agevolazioni per le imprese e i professionisti.

In proposito, con decreto direttoriale del 19 giugno 2023 il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha approvato l’elenco dei soggetti ammessi. Lo stesso ministero comunica in via telematica all’Agenzia i dati dei beneficiari, il loro codice fiscale, l’importo dell’agevolazione concessa e le eventuali revoche, anche parziali.

L’agevolazione è visualizzabile, da parte dei beneficiari, nel proprio cassetto fiscale del sito dell’Amministrazione finanziaria.

Per consentire l’utilizzo in compensazione delle agevolazioni, tramite modello F24 telematico, pena il rifiuto dell’operazione di versamento, la risoluzione odierna istituisce il seguente codice tributo: “Z166” – denominato “ZFU CENTRO ITALIA – Agevolazioni alle imprese e ai titolari di reddito da lavoro autonomo per riduzione versamenti (anno 2023) – art. 1, comma 746, della legge 29 dicembre 2022, n. 197”.

Compilazione del modello F24

In sede di compilazione del modello di pagamento F24, il suddetto codice tributo è esposto nella sezione “Erario”, in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a credito compensati”, ovvero, nei casi in cui il contribuente debba procedere al riversamento dell’agevolazione, nella colonna “importi a debito versati”. Il campo “anno di riferimento” è valorizzato con l’anno d’imposta per il quale è riconosciuta l’agevolazione, nel formato “AAAA”.

L’Agenzia, nel processare i modelli F24 presentati dai contribuenti, verifica che gli stessi siano presenti nell’elenco dei beneficiari trasmesso dal ministero delle Imprese e del Made in Italy, e che l’ammontare non ecceda l’importo indicato pena lo scarto del modello.